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“ogni anno aumentano gli animali che vengono uccisi a causa degli attacchi dei lupi, con una situazione divenuta ormai insostenibile per gli allevamenti delle aree interne, sempre piu’ a rischio di chiusura. a ricordarlo e’ la coldiretti, in occasione del pronunciamento del comitato permanente della convenzione di berna per la conservazione della flora e della fauna selvatiche e dei loro habitat naturali, organo del consiglio d’europa, che ha votato a favore della richiesta dell’unione europea di abbassare il livello di protezione per i lupi”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “l’indirizzo va incontro alle crescenti richieste da parte degli enti locali di maggiore flessibilita’ per gestire piu’ attivamente le concentrazioni critiche di lupi. secondo una stima dell’ispra la popolazione dei lupi in italia e’ aumentata attestandosi intorno ai 3.300 esemplari, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola. numeri che testimoniano come il lupo non sia piu’ a rischio estinzione. al contrario cresce il pericolo della scomparsa della presenza dell’uomo delle montagne e delle aree interne, con effetti devastanti sull’economia e sull’occupazione di questi territori, ma anche sull’assetto idrogeologico. senza la costante opera di manutenzione assicurata dalle aziende agricole – conclude coldiretti – cresce il degrado ambientale che porta con se’ frane e alluvioni, rese ancora piu’ devastanti dagli effetti dei cambiamenti climatici. serve ora un’azione rapida da parte della commissione per procedere alla presentazione di una proposta di emendamento per modificare i corrispondenti allegati della direttiva habitat, al fine di adeguare il livello di protezione dei lupi nel proprio ordinamento giuridico interno”.

