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“mentre si aggrava la crisi idrica nel sud italia (dopo le ‘guerre per l’acqua’ in basilicata e sicilia, le preoccupazioni per il potabile stanno manifestandosi anche in puglia) e nel paese si continuano a ‘consumare’, perlopiu’ cementificandoli, circa 20 ettari al giorno con inevitabili ripercussioni anche sulla capacita’ dei terreni di ricaricare le falde, segnali positivi arrivano dalle regioni lazio e campania”. lo rende noto un comunicato di anbi. “e’ doveroso sottolineare pero’ che, a fronte dell’impegno delle regioni, non c’e’ attualmente alcuna risorsa in legge finanziaria per il piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico, al cui principio programmatorio avevamo subito plaudito”, evidenzia francesco VINCENZI, presidente di anbi. “la regione lazio ha elevato da 20 a 33 i milioni di euro destinati, nel biennio 2025-2026, ai lavori di manutenzione della rete idraulica e dei canali, nonche’ agli impianti di bonifica, classificati di interesse regionale, inserendo fra loro anche quelli per l’irrigazione; il lazio e’ cosi’ la prima regione che riconosce valenza pubblica ed ambientale alle reti irrigue a servizio del mondo agricolo: il cosiddetto valore ecosistemico”, informa il comunicato. “cio’, dando finalmente riscontro a quanto richiesto da anni, rappresenta un segnale di sensibilita’ ed attenzione al nostro lavoro che, stante la crisi climatica e la minore disponibilita’ idrica, e’ sempre piu’ necessario”, afferma sonia RICCI, presidente di anbi lazio, che aggiunge: “senza ombra di smentita, mai nessuno finora aveva individuato criteri, risorse e modalita’ di gestione per cio’ che consente la qualita’ dei prodotti agricoli della regione”. “nel lazio, gli enti di bonifica ed irrigazione hanno competenza su oltre 1 milione e mezzo di ettari (ha. 90.000 irrigati) a servizio di circa 310.000 consorziati; le centrali idrovore sono circa 60, mentre oltre 10.000 sono i chilometri di canali ed un centinaio gli impianti irrigui”, precisa il comunicato. “le opere e gli impianti pubblici d’irrigazione, che assolvono anche funzioni come la mitigazione del rischio idrogeologico e l’arricchimento del patrimonio idrico sotterraneo, avranno ora la loro giusta dignita’”, spiega andrea RENNA, direttore di anbi lazio. “e’ stato altresi’ presentato a sessa aurunca nel casertano, dal consorzio di bonifica volturno, il progetto di ristrutturazione, adeguamento ed ammodernamento dell’impianto irriguo nella zona orientale del comprensorio; tale irrigazione collettiva si inserisce in un piu’ ampio programma di razionalizzazione e riorganizzazione di attuali schemi distributivi”, rende noto il comunicato, nel precisare che “l’intervento e’ finanziato dalla regione campania con circa 7.700.000 euro e si inserisce nella strategia volta alla realizzazione di interventi che conferiscano maggiore autonomia e resilienza al territorio”. “grazie all’ efficientamento organizzativo ed alle scelte operative della regione per la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche tra cui gli invasi, i consorzi di bonifica della campania si pongono all’avanguardia nell’aumentare l’adattamento dei territori alla crisi climatica, forti anche della capacita’ di autoprodursi il 40% dell’energia rinnovabile necessaria, garantendo maggiore sicurezza all’economia agricola ed alle comunita’”, conclude il direttore generale di anbi, massimo GARGANO.

