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“‘ieri all’assemblea di confagricoltura ho sentito la ministra del lavoro CALDERONE lanciare accuse verso chi, come noi evidentemente, presenta ciclicamente rapporti e studi che metterebbero in cattiva luce, dice, l’agricoltura, perche’ parlano sempre di caporalato e sfruttamento, che la ministra definisce, ha detto proprio cosi’, ‘casi episodici”. giovanni MININNI, segretario generale della flai cgil, da catania, a margine dell’incontro conclusivo di ‘diritti in campo’, la settimana di sindacato di strada organizzata in sicilia, risponde alle accuse della responsabile del lavoro del governo meloni”. lo rende noto un comunicato della flai cgil. “ecco, quando si ascoltano cose del genere da un ministro si avverte la necessita’ di chiarire che i nostri dati sono semmai piu’ bassi di quelli che la stessa ministra dichiaro’ nelle giornate successive alla morte di satnam SINGH a latina, quando il governo mobilito’ tutte le forze dell’ordine, e dalle ispezioni effettuate si riscontro’ un’irregolarita’ molto superiore al 59% rilevato dell’istat. questo perche’ in quelle tre azioni di controllo vennero fatte la meta’ delle ispezioni totali di tutto il 2023”, sottolinea MININNI. “ecco, se i controlli sono circa tremila l’anno, praticamente niente, non si puo’ affermare con tanta leggerezza che i casi di sfruttamento e caporalato sono isolati”, afferma il segretario nazionale della flai cgil, che conclude: l’obiettivo delle nostre denunce non e’ far chiudere le imprese, ma tutelare quelle che rispettano le leggi e i contratti, e un ministro del lavoro dovrebbe agire nella stessa direzione, per risolvere un problema che non si cancella mettendo la polvere sotto al tappeto come vorrebbe fare lei. c’e’ concorrenza sleale tra le imprese, c’e’ evasione fiscale e contributiva, come vuole risolvere la ministra questi problemi prodotti da sfruttamento e caporalato?”.