SICCITA’: CONFAGRICOLTURA PUGLIA, INVASI IN CRISI NONOSTANTE PIOGGE PUNTARE SU RIUSO E INNOVAZIONE

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“nonostante le piogge degli ultimi giorni, nella prossima estate rischia di ripresentarsi l’emergenza idrica del 2024”. lo afferma un comunicato di confagricoltura puglia, che cosi’ prosegue: “la situazione degli invasi principali della puglia evidenzia una riduzione marcata delle riserve idriche rispetto all’anno precedente. l’invaso di occhito sul fortore, uno dei principali serbatoi della regione, registrava, al 4 gennaio 2025, una disponibilita’ di poco piu’ di 31,5 milioni di metri cubi, ben al di sotto dei 115 milioni di metri cubi disponibili nello stesso periodo del 2024. questo significa una perdita significativa di oltre 83 milioni di metri cubi in soli dodici mesi. un calo altrettanto preoccupante si osserva nell’invaso di marana capacciotti, dove la disponibilita’ e’ scesa dai 19,4 milioni di metri cubi del 2024 agli attuali 8,6 milioni, con una riduzione di quasi 11 milioni di metri cubi. questi dati confermano una tendenza di forte contrazione delle riserve idriche, che pone serie sfide per l’approvvigionamento, soprattutto in vista della prossima stagione estiva. ‘questa realta’ – evidenzia luca LAZZARO, presidente di confagricoltura puglia – impone una riflessione sul futuro dell’approvvigionamento idrico, non solo in puglia. il riutilizzo delle acque reflue trattate rappresenta una delle risposte piu’ promettenti. gia’ praticato con successo in paesi come israele, california, australia e singapore, e in alcuni stati membri dell’unione europea, il riuso dell’acqua in agricoltura rimane tuttavia sottoutilizzato in italia, nonostante il suo potenziale sia stato ampiamente riconosciuto nelle strategie internazionali e nazionali’. a fronte di un utilizzo che si attesta a circa il 4%, in italia esiste un potenziale di riuso pari al 20%, capace di coprire fino al 45% della domanda irrigua, come dimostrano studi recenti. ‘il riuso delle acque reflue, se ben regolamentato e supportato da politiche adeguate, offre vantaggi ambientali, economici e sociali. si tratta – sottolinea LAZZARO – di una fonte d’acqua affidabile e indipendente dalle oscillazioni climatiche, che puo’ garantire continuita’ all’agricoltura anche nei periodi di siccita’, riducendo il rischio di perdite di raccolto. inoltre, l’utilizzo di queste acque consente di abbattere i costi legati ai fertilizzanti, grazie alla presenza naturale di nutrienti come azoto e fosforo’. il riuso dell’acqua e’ limitato da parametri stringenti, spesso piu’ restrittivi rispetto a quelli per le acque potabili, che richiedono impianti di trattamento onerosi. ‘per superare queste barriere e’ fondamentale un impegno pubblico sostenuto da risorse adeguate – continua LAZZARO -. in particolare, e’ necessario garantire che i costi di investimento e gestione degli impianti non gravino tutti sugli agricoltori, ma siano condivisi equamente dalla collettivita’, in linea con il principio ‘chi inquina paga”. non meno importante e’ il ruolo della sensibilizzazione e dell’informazione. e’ indispensabile promuovere una cultura del risparmio e del riuso dell’acqua, coinvolgendo tanto gli operatori agricoli quanto la popolazione, per valorizzare una risorsa spesso percepita come di qualita’ inferiore ma che, con un’adeguata gestione, puo’ contribuire in modo significativo alla sicurezza idrica e alla sostenibilita’ ambientale. ‘in un contesto di cambiamenti climatici che accentuano fenomeni estremi come siccita’ e alluvioni – conclude LAZZARO – la puglia ha l’occasione di diventare un modello di innovazione nella gestione delle risorse idriche. gli investimenti in infrastrutture, l’adozione di sistemi di irrigazione efficienti, il riutilizzo delle acque reflue e, in prospettiva, i desalinatori, possono rappresentare un passo decisivo verso un’agricoltura piu’ innovativa e un uso piu’ consapevole di una risorsa vitale per il territorio’.”.