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“la relazione sullo stato di attuazione degli interventi pnrr e pnc esaminati nel 2024 dalla sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello stato della corte dei conti (delibera n. 41/2025/g) evidenzia che il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi, stabiliti a livello nazionale e concordati a livello europeo, e’ in linea con le previsioni, mentre permangono alcune criticita’ che richiedono attenzione costante e interventi mirati, soprattutto in vista della scadenza del piano fissata a giugno 2026”. lo rende noto un comunicato della corte dei conti, che cosi’ prosegue: “sul fronte finanziario, i dati della piattaforma regis mostrano un rinvio di spese programmate per il biennio 2023-2024 pari a circa 2,4 miliardi di euro, con un conseguente incremento della spesa di 1,2 miliardi nel 2025 e 680 milioni nel 2026. la carenza di personale negli uffici di rendicontazione e controllo – si sottolinea ancora – ha prodotto un rallentamento sulle verifiche di spesa. il mancato regolare aggiornamento dei dati sulla piattaforma regis da parte di alcune amministrazioni coinvolte – causa di frequenti disallineamenti tra dati interni e ufficiali – rappresenta, inoltre, un elemento di criticita’, soprattutto alla luce della recente normativa, che rafforza le responsabilita’ nella gestione degli obiettivi pnrr. nel documento si evidenziano anche i progressi raggiunti per le missioni 1 (digitalizzazione), 2 (transizione ecologica) e 3 (infrastrutture e mobilita’), con livelli di spesa tra il 37% e il 40% delle risorse assegnate (esclusi i crediti d’imposta). minore il progresso legato, invece, alle missioni 4 (istruzione), 5 (inclusione e coesione) e 6 (salute), che registrano un avanzamento della spesa pari, rispettivamente, al 25%, 14% e 27% dei finanziamenti destinati. la corte ha, infine, rimarcato la particolare delicatezza del tema della sostenibilita’ della spesa corrente, soprattutto per gli enti locali, vista la necessita’ di garantire continuita’ e una gestione efficiente delle opere avviate attraverso una programmazione che assicuri un adeguato supporto finanziario nel medio-lungo periodo, ben oltre il termine del 2026”.