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“il settore agroalimentare rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia della puglia, ma alcuni aspetti, come i sottoprodotti della lavorazione dell’olio d’oliva e del vino, vengono spesso trascurati. la sansa, le vinacce e i raspi, tradizionalmente considerati rifiuti, possono invece diventare la base per lo sviluppo di nuovi bio-prodotti, generando valore economico e riducendo l’impatto ambientale. questo e’ il tema del living lab, II workshop regionale – puglia hub, che si terra’ il prossimo 7 aprile al ciheam bari (med hub conference room), dalle 9.30 alle 13.30. organizzato dal ciheam bari, in collaborazione con il bio-distretto delle lame, nell’ambito del progetto robocoop-eu, il workshop mira a coinvolgere attivamente ricercatori, imprese, decisori politici e societa’ civile per sviluppare modelli di business innovativi legati alla bioeconomia”. lo rende noto un comunicato del ciheam che cosi’ prosegue: “l’incontro prevede una sessione interattiva per valutare il livello di conoscenza e consapevolezza dei partecipanti sull’argomento, seguita da una discussione di gruppo basata sulla metodologia living lab. questo approccio collaborativo consente di far dialogare cittadini, istituzioni e aziende per co-creare soluzioni efficaci e sostenibili. i lavori saranno aperti dai saluti istituzionali di maurizio RAELI (direttore del ciheam bari), francesco BRANDI (assessore agricoltura del comune di bitonto) e benedetto FRACCHIOLA (presidente di finoliva e del bio-distretto delle lame, ruvo di puglia). gli esperti del ciheam bari, maroun EL MOUJABBER e noureddin DRIOUECH, illustreranno rispettivamente il progetto roboccop-eu e i modelli di business adottabili dalle agro-cooperative. la parte tecnica del workshop sara’ dedicata alle tecnologie e ai processi di valorizzazione dei sottoprodotti dell’olio e del vino. interverranno esperti del settore, come antonio TRANI (ciheam bari), che illustrera’ le strategie per trasformare i sottoprodotti in risorse, e graziana DIFONZO (universita’ di bari aldo moro), che parlera’ delle loro applicazioni nel settore alimentare. a seguire, i partecipanti prenderanno parte a una tavola rotonda interattiva, articolata in quattro gruppi di lavoro, ciascuno focalizzato su un modello di business specifico: potenziamento dei flussi di rifiuti prodotti internamente, per ridurre gli sprechi trasformandoli in nuove risorse; bioraffineria specializzata in biomassa ad alto valore aggiunto, con focus su nutraceutici, cosmetici e biopolimeri; bioraffineria cooperativa, per un modello condiviso tra agricoltori e stakeholder locali; cluster industriale, per favorire la collaborazione tra aziende e istituzioni. attraverso la metodologia living lab si cerchera’ di delineare i passi futuri per integrare i sottoprodotti dell’olio e del vino in un ciclo produttivo circolare e sostenibile. il progetto robocoop-eu, co-finanziato da horizon europe e circular bio-based europe, punta a rivoluzionare il settore agricolo attraverso modelli di business regionali innovativi. l’obiettivo e’ creare bioraffinerie sostenibili e redditizie, validando 17 nuovi prodotti bio-based e riducendo significativamente le emissioni di gas serra. grazie ad iniziative di questo tipo, la bioeconomia sta acquisendo un ruolo sempre piu’ centrale, trasformando i sottoprodotti agricoli in risorse ad alto valore per settori strategici. un progresso significativo verso un futuro piu’ sostenibile e innovativo che mira a incentivare un cambiamento culturale nel settore agroalimentare, promuovendo pratiche sostenibili e una gestione piu’ efficiente delle risorse”.