CINGHIALI: CONFAGRICOLTURA PADOVA, NELLA ZONA DELLE VALLETTE DEVASTATO IL MAIS MOLTO RICHIESTO PER IMPIANTI DI BIOGAS

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nel basso padovano, sono decine gli ettari danneggiati dalle incursioni dei cinghiali, dove da poco era stato seminato il mais, denuncia confagricoltura provinciale con un comunicato. in alcune aziende il cereale e’ stato seminato una seconda volta inutilmente: nel giro di una notte tutto e’ stato spazzolato via di nuovo. “sembra di essere tornati al 2022 e 2023, quando le incursioni degli ungulati erano all’ordine del giorno – spiega ermes leopoldo TREVISAN, segretario di zona di este per confagricoltura padova -. credevamo che il problema fosse in via di soluzione. l’anno scorso, infatti, la popolazione dei cinghiali sembrava sotto controllo, grazie all’utilizzo costante delle altane da parte dei selecontrollori. le postazioni – prosegue TREVISAN – ci sono ancora, ma a quanto ci risulta non sono cosi’ utilizzate o, comunque, l’impegno non basta a ridurre il numero degli animali”. aggiunge giuliano BONFANTE, presidente regionale del settore cereali da foraggio di confagricoltura: “la situazione e’ disperata. noi della zona non sappiamo piu’ cosa seminare. anche le barbabietole non le piantiamo piu’ perche’ i cinghiali ne vanno ghiotti. quest’anno – sottolinea – c’e’ una grande richiesta di mais per gli impianti di biogas della zona, con buoni prezzi che consentirebbero di fare reddito e darci un po’ di ossigeno dopo anni di difficolta’. invece siamo costretti ad alzare bandiera bianca”.