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“in un contesto di crescente incertezza riguardo al futuro bilancio della politica agricola comune (pac), copa e cogeca, le principali organizzazioni che rappresentano agricoltori e cooperative agricole europee, hanno lanciato a bruxelles la petizione ‘nosecuritywithoutcap.eu'”, informa un comunicato di legacoop agroalimentare. “appoggiamo l’iniziativa che mira a mobilitare l’intera comunita’ agricola europea contro l’idea di un ‘fondo unico’ che potrebbe diluire la pac dopo il 2027, e minacciare la sicurezza alimentare e la stabilita’ del settore agricolo europeo”, ha detto cristian MARETTI, presidente di legacoop agroalimentare. l’allarme era gia’ stato lanciato a maggio con una ‘flash action’ simultanea in oltre 20 stati membri, durante la quale le unioni agricole e i rappresentanti del settore cooperativo avevano espresso forti preoccupazioni, ricorda il comunicato. “il futuro bilancio dell’ue e la pac sono considerati cruciali per sostenere la competitivita’ degli agricoltori in un mercato globale sempre piu’ teso”, continua MARETTI che sottoscrive in pieno le parole del presidente del copa, massimiliano GIANSANTI, e del presidente del cogeca, lennart NILSSON. “la commissione che che l’agricoltura e’ una priorita’, ma poi prepara un bilancio in cui i finanziamenti saranno ridotti, in cui la pac potrebbe perdere la sua natura ‘comune’ e in cui torneremo a discutere di politiche senza conoscere le risorse disponibili. ecco perche’ tutto questo e’ semplicemente inaccettabile, ed e’ per questo che appoggiamo apertamente la petizione”, ha concluso MARETTI. “queste le richieste della petizione. un bilancio dedicato e incrementato per la pac in quanto e’ l’unico modo per sostenere gli agricoltori e garantire un futuro all’agricoltura europea e alla sicurezza alimentare, deve mantenere la sua integrita’ con una struttura a due pilastri e una linea di bilancio chiara, dedicata e adeguata all’inflazione nel prossimo quadro finanziario pluriennale (qfp). il fondo unico rischia di mettere i finanziamenti in competizione con altre priorita’ politiche. e’ inoltre fondamentale rifiutare la rinazionalizzazione della politica agricola e per questo la ‘c’ di pac deve essere preservata. un’ulteriore rinazionalizzazione frammenterebbe il mercato unico, approfondirebbe le disuguaglianze tra gli stati membri e destabilizzerebbe le comunita’ rurali e i redditi degli agricoltori. e si deve mantenere l’architettura a due pilastri in quanto integrare la pac con altre politiche danneggerebbe gli investimenti agricoli a lungo termine nelle nostre aree rurali, nonche’ l’adozione di innovazione, il ricambio generazionale e la sostenibilita’ ambientale. infine no a nessuna riforma senza chiarezza sulle risorse in quanto qualsiasi riforma della pac deve essere accompagnata da risorse finanziarie adeguate e da una consultazione autentica e tempestiva con gli agricoltori e le cooperative agricole”, conclude il comunicato di legacoop agroalimentare.