TOSCANA: FEDAGRIPESCA, AGROALIMENTARE E PESCA SETTORI STRATEGICI MA A RISCHIO COLLASSO

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“‘le cooperative agricole e della pesca rappresentano un presidio fondamentale per la toscana, ma senza interventi urgenti molte rischiano il collasso e con loro e’ in pericolo il modello di sviluppo toscano: equo, sostenibile, radicato nei territori e fondato su un’alleanza tra comunita’, ambiente e produzione’. a dirlo e’ fabrizio TISTARELLI, presidente di fedagripesca confcooperative toscana, durante il convegno ‘made in toscana – la cooperazione agroalimentare incontra le istituzioni’, che si e’ svolto oggi alla vecchia cantina di montepulciano”. lo rende noto un comunicato di fedagripesca toscana, che cosi’ prosegue: “fedagripesca toscana riunisce 110 cooperative agricole e della pesca, attive in tutta la regione, che rappresentano migliaia di soci e operatori del settore agroalimentare, vitale per la tenuta economica, sociale e ambientale del territorio. l’iniziativa ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti istituzionali e della cooperazione: gli eurodeputati dario NARDELLA e francesco TORSELLI, la vicepresidente della regione toscana e assessora all’agricoltura stefania SACCARDI, la deputata chiara LA PORTA, il presidente di confcooperative toscana alberto GRILLI, il presidente di confcooperative toscana sud mario MARCHI, il presidente nazionale di confcooperative fedagripesca raffaele DREI. ‘il settore vitivinicolo – ha sottolineato TISTARELLI – e’ uno dei simboli della nostra regione, ma sta affrontando una crisi senza precedenti: calo delle vendite, cambiamento nei consumi, impatto della crisi climatica, danni da fauna selvatica, costi energetici alle stelle. senza misure rapide su promozione estera, ristori, sburocratizzazione e innovazione, rischiamo di vedere spegnersi uno dei motori della nostra economia rurale’. ‘anche l’olivicoltura, eccellenza identitaria del nostro agroalimentare – ha aggiunto il presidente di fedagripesca toscana – e’ oggi minacciata da concorrenza sleale e cambiamenti climatici. l’invasione di oli extravergini a basso costo e scarsa tracciabilita’ disorienta il consumatore e penalizza i produttori onesti. il rischio e’ quello di una progressiva marginalizzazione di un settore chiave per la biodiversita’ e la tenuta delle aree collinari’. ‘la crisi del florovivaismo e della floricoltura – ha spiegato TISTARELLI- e’ il segnale di un disagio profondo che tocca le imprese piu’ innovative del nostro sistema agricolo. costi energetici, fitofarmaci insufficienti, concorrenza estera sleale e assenza di strumenti contrattuali minano la sostenibilita’ del settore. serve rilanciare la ricerca, riaprire un tavolo ministeriale, e sostenere contratti di coltivazione’. ‘le colture estensive e frutticole – ha proseguito il presidente di fedagripesca toscana – sono sempre piu’ esposte agli effetti del cambiamento climatico e della scarsita’ di manodopera. il costo di fertilizzanti ed energia cresce, le rese calano, la competitivita’ si riduce. serve investire in ricerca genetica, pratiche sostenibili e strumenti di commercializzazione innovativi per non disperdere un patrimonio di produzioni di qualita”. ‘la zootecnia toscana – ha detto TISTARELLI – sta vivendo una crisi che investe sia il comparto ovino che quello bovino. gli allevamenti si riducono, si perdono presi’di nelle aree marginali e diminuisce l’offerta di carne e latte locali. occorre un piano integrato per il rilancio: innovazione tecnologica, efficienza energetica, tutela delle razze autoctone, filiera corta e formazione degli operatori’. ‘il comparto forestale – ha ricordato il TISTARELLI – rappresenta un pilastro della gestione ambientale e del presidio della montagna. ma senza un adeguato riconoscimento della funzione strategica delle cooperative forestali e senza risorse per contrastare il dissesto idrogeologico, le aree interne saranno sempre piu’ fragili e abbandonate. chiediamo meno burocrazia e piu’ attenzione alle imprese iscritte all’albo forestale regionale’. ‘quanto alla pesca – ha detto ancora il presidente di fedagripesca toscana – oggi e’ forse il settore piu’ fragile. il costo del gasolio e dell’energia rende insostenibile l’attivita’. le cooperative di piccola pesca sono penalizzate da fermi biologici, vincoli ambientali, progetti infrastrutturali costieri e mancanza di sostegni adeguati. ma rappresentano l’unico modello davvero compatibile con la qualita’ ambientale e lo sviluppo delle comunita’ costiere. serve un confronto immediato con le istituzioni per salvare la pesca toscana e il suo indotto’. l’incontro ha rilanciato con forza l’appello delle cooperative agroalimentare e della pesca alle istituzioni per arrivare ad un nuovo patto per la toscana. ‘confidiamo nella vostra sensibilita’ – ha concluso TISTARELLI – per dare risposte al grido di allarme che arriva dalle imprese cooperative, che piu’ di ogni altra forma societaria sono capaci di generare benessere per tutti, rispettando il territorio, le persone e le tradizioni’.”.