FERMO PESCA: AGCI PESCA E ACQUACOLTURA, FEDAGRIPESCA, LEGACOOP AGROALIMENTARE, DISINFORMAZIONE DANNEGGIA SETTORE

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“il fermo di pesca anticipato per gli attrezzi trainati per le marinerie di calabria e puglia non e’ una decisione immotivata e incomprensibile del masaf, tantomeno presa su richiesta di associazioni datoriali, come affermato da testate ed associazioni locali, ma la conseguenza di disposizioni vigenti di natura sovranazionale (fao cgpm – ce) e del piano di gestione pluriennale per lo sfruttamento sostenibile degli stock dei gamberi di profondita’ (raccomandazione cgpm/45/2022/6) estensibile anche ad altri stock della pesca a strascico”. lo rende noto un comunicato congiunto di agci pesca e acquacoltura, fedagripesca e legacoop agroalimentare che cosi’ prosegue: “l’andamento delle catture e l’intensita’ di pesca registrate fino al mese di giugno hanno reso necessario lo spostamento del periodo di interruzione obbligatoria di 30 giorni, che le organizzazioni datoriali e sindacali avevano unitariamente proposto a decorrere da lunedi’ 15 settembre e che il masaf ha dovuto disporre dal 1° dello stesso mese in virtu’ della vigenza della raccomandazione cgpm sopra citata. la corretta informazione del ceto peschereccio, che esprime a riguardo un comprensibile disagio, rimane sempre piu’ il presupposto essenziale per la comprensione e condivisione degli sforzi necessari al rispetto delle norme vigenti e al raggiungimento degli obiettivi posti dalla politica della pesca sulla base di dati scientifici e negoziati nelle sedi multilaterali, al di fuori dei quali la gia’ difficile situazione del settore non potra’ che aggravarsi con sanzioni, procedure di infrazione e inevitabili atti esecutivi della commissione europea. le associazioni cooperative non rinunceranno mai a sostenere le richieste delle marinerie per trovare soluzioni in difesa dei legittimi interessi di chi vive e lavora di mare e con il mare”.