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“nel mese di ottobre 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (nic), al lordo dei tabacchi, evidenzia una variazione del -0,3% su base mensile e del +1,2% su base annua (da +1,6% nel mese precedente), confermando la stima preliminare”. lo rende noto un comunicato dell’istat, che cosi’ prosegue: “la sensibile decelerazione del tasso d’inflazione si deve prevalentemente al marcato rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli energetici regolamentati (da +13,9% a -0,5%), degli alimentari non lavorati (da +4,8% a +1,9%) e, in misura minore, di quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,0%) e degli alimentari lavorati (da +2,7% a +2,5%). tali effetti sono in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,3%) e dalla flessione meno marcata di quelli degli energetici non regolamentati (da -5,2% a -4,9%). nel mese di ottobre l”inflazione di fondo’, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera leggermente (da +2,0% a +1,9%), cosi’ come quella al netto dei soli beni energetici (da +2,1% a +1,9%). la crescita tendenziale dei prezzi dei beni si attenua (da +0,6% a +0,2%) e quella dei servizi rimane stabile (a +2,6%). pertanto, il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni aumenta, salendo a +2,4 punti percentuali (dai +2,0 p.p. del mese precedente). i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona decelerano (da +3,1% a +2,1%), come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,6% a +2,1%). la variazione congiunturale negativa dell’indice generale riflette la diminuzione dei prezzi degli energetici regolamentati (-6,4%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,1%), degli energetici non regolamentati (-0,6%), dei servizi relativi alle comunicazioni e dei servizi relativi ai trasporti (-0,3% entrambi). salgono invece rispetto a settembre i prezzi dei servizi relativi all’abitazione (+0,3%). l’inflazione acquisita per il 2025 e’ pari a +1,6% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo. l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (ipca) registra una variazione pari a -0,2% su base mensile e a +1,3% su base annua (in rallentamento da +1,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare. l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (foi), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale pari a -0,2% e una tendenziale del +1,1%”. l’istat fa notare che “a ottobre 2025 l’inflazione rallenta sensibilmente, scendendo a +1,2% (leggermente al di sotto del valore di fine 2024). la decelerazione risente del marcato ridimensionamento del ritmo di crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,9% da +4,8%) e del calo di quelli degli energetici regolamentati (-0,5% da +13,9% a settembre). in rallentamento la crescita su base annua dei prezzi del ‘carrello della spesa’ (+2,1% da +3,1%) e dell’inflazione di fondo (+1,9% da +2,0%). il tasso di inflazione acquisito a ottobre si attesta al +1,6%”. qui shorturl.at/P9MrD testo integrale e nota metodologica.

