ACCORDO FONDO SVILUPPO-CONFCOOPERATIVE/FONDAZIONE CONIL SUD PER SVILUPPO COOPERATIVO NEL MEZZOGIORNO

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“promuovere la crescita inclusiva e sostenibile delle comunita’ del mezzogiorno attraverso un modello innovativo di finanza sociale. e’ questo l’obiettivo del protocollo biennale tra fondosviluppo, fondo mutualistico promosso da confcooperative, e fondazione con il sud, che segna l’inizio di una collaborazione strategica destinata a fare la differenza nei territori del sud italia”. lo rende noto un comunicato congiunto di confcooperative e fondazione con il sud, che cosi’ prosegue: “‘l’iniziativa – spiega il presidente di fondosviluppo, maurizio GARDINI – rappresenta un percorso sperimentale finalizzato a sostenere enti del terzo settore costituiti in forma di cooperativa sociale, con progetti orientati all’inclusione sociale e allo sviluppo imprenditoriale. la peculiarita’ dell’accordo risiede nella combinazione flessibile e complementare degli strumenti finanziari messi a disposizione dalle due organizzazioni’. per ciascuna cooperativa beneficiaria, il sostegno si articola su tre livelli: 50.000 euro da fondosviluppo sotto forma di partecipazione al capitale sociale a titolo di socio finanziatore, con azioni auto-estinguibili al quinto anno, subordinatamente al raggiungimento di obiettivi di performance di bilancio e sociali predefiniti; 50.000 euro da fondazione con il sud a fondo perduto, erogati in due tranche; risorse proprie e di altri stakeholder (fondazioni di origine bancaria, enti locali) per la copertura della parte restante dell’investimento. un modello ibrido, che combina capitale di rischio vincolato a risultati, contributi a fondo perduto e cofinanziamento, mira a garantire sostenibilita’ finanziaria e impatto sociale duraturo. ‘da sempre la fondazione con il sud – afferma il presidente, stefano CONSIGLIO – sostiene e incentiva percorsi di imprenditoria sociale quale asse fondamentale di sviluppo e inclusione nei territori meridionali. l’accordo di collaborazione con fondosviluppo ci permette di alzare l’asticella: possiamo ora dare al terzo settore degli strumenti innovativi per aderire al modello cooperativo. strumenti sperimentali di finanza etica, flessibili e combinati, che puntano a garantire sostenibilita’ e operativita’ nel tempo. la sfida piu’ importante, infatti, e’ proprio questa: accompagnare le cooperative sociali in fase di startup e, soprattutto, metterle in condizione di camminare da sole’. finora sono quattro le cooperative sociali che hanno beneficiato degli interventi congiunti, con programmi di sviluppo che spaziano dall’agricoltura sociale alla ristorazione inclusiva, dalla gestione di beni confiscati all’inserimento lavorativo di persone vulnerabili. marricrio (catania) potenziera’ la bottega ‘scialari’, trasformandola in un bistrot sociale con 15 coperti aggiuntivi e una nuova cucina. il progetto, che punta a valorizzare le eccellenze agroalimentari delle cooperative siciliane, prevede l’assunzione di 2 persone con disabilita’ e l’ampliamento della rete territoriale. l’approdo (lavello, potenza) avviera’ un’attivita’ di agricoltura sociale su un terreno di 2 ettari, con produzioni ortofrutticole e uno spazio multifunzionale per vendita e ristorazione. il progetto coinvolgera’ 16 persone con disabilita’ in percorsi di inclusione socio-lavorativa, con 4 assunzioni previste. semi di vita (valenzano, bari) realizzera’ su terreni confiscati una struttura polifunzionale con ristorazione sociale, orti didattici, laboratori e spazi per eventi. il programma di sviluppo offrira’ percorsi formativi a 12 persone fragili provenienti dal circuito penale, 3 delle quali verranno assunte, trasformando il bene confiscato in un modello di legalita’ e sviluppo collettivo. proodos (napoli) avviera’ un laboratorio di sartoria e produzione artigianale in un bene confiscato, per l’inserimento lavorativo di tre donne vittime di violenza. sei donne ospiti della casa di accoglienza parteciperanno a percorsi formativi insieme a ragazzi con disabilita’, sperimentando un modello innovativo di co-produzione inclusiva. ‘questa collaborazione rappresenta un esempio concreto di come gli strumenti finanziari possano essere calibrati sulle reali esigenze delle cooperative sociali – aggiunge GARDINI -. il modello delle azioni auto-estinguibili legate al raggiungimento di obiettivi sociali e di bilancio permette di sostenere l’imprenditorialita’ sociale senza gravare eccessivamente sulla struttura patrimoniale delle cooperative, favorendo al contempo la responsabilizzazione rispetto ai risultati’.”.