PALESTINA: CIA PUGLIA, OLIVI SRADICATI, OLIVICOLTORI RIDOTTI ALLA FAME. SICOLO, NO A QUESTO SCEMPIO

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“quello che sta succedendo in palestina e in cisgiordania, con le aggressioni dei coloni che continuano indisturbate e la distruzione sistematica dell’economia olivicola e agricola dei palestinesi, e’ orribile e disumano”. lo afferma un comunicato di cia puglia, che cosi’ prosegue: “gli oliveti palestinesi, primaria e fondamentale risorsa di sostentamento, sono stati per larga parte distrutti e volutamente estirpati durante la guerra. le piante superstiti, tuttavia, sono riuscite miracolosamente ad arrivare a produzione, ma agli olivicoltori palestinesi viene impedito di poter vendere liberamente le proprie olive, come e’ stato messo in evidenza lucidamente e drammaticamente nella recente audizione dell’imprenditore ziad anabtawi, davanti alla commissione esteri e difesa del senato della repubblica italiana. ‘gli olivicoltori italiani – dichiara gennaro SICOLO, presidente di italia olivicola, vicepresidente nazionale di cia agricoltori italiani e presidente di cia puglia – sono vicini a quelli palestinesi. ai nostri colleghi di palestina e cisgiordania esprimiamo piena e sincera solidarieta’. chiediamo al governo italiano, all’unione europea e al consesso delle libere nazioni democratiche di tutto il mondo di porre fine a questa immane ingiustizia che affama un popolo intero e continua a perpetrare fame, miseria e morte distruggendo anche quel poco di speranza e di economia che deriva dall’agricoltura. sono personalmente vicino all’amico fayyadd abdul kareem FAYYADD, presidente degli olivicoltori palestinesi e componente del comitato consultivo del consiglio oleicolo internazionale’.”.