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“si fa strada un’attenzione nuova e importante da parte di universita’ ed enti rispetto ai finanziamenti per la ricerca in agricoltura biologica. rappresenti l’inizio di un cambio di passo concreto come sollecitato dal green deal ue. cosi’ anabio, l’associazione per il biologico di cia-agricoltori italiani a commento del riscontro positivo suscitato da due avvisi pubblici sul tema. al netto del modesto budget a disposizione, non possiamo che notare con interesse l’improvviso nuovo atteggiamento e giudizio da parte del mondo scientifico e accademico nei confronti del metodo biologico. puo’ archiviare, infatti, una stagione di contrapposizione di cui abbiamo sempre faticato a individuare i beneficiari”, informa un comunicato di anabio-cia. “tra i diversi fattori che hanno inciso, sicuramente il green deal ue e le relative strategie farm to fork e biodiversity che hanno prodotto, anche nel mondo accademico italiano, la piena consapevolezza del ruolo svolto dall’agricoltura bio, tale da essere esplorato in ottica innovativa e a salvaguardia del settore primario nel suo complesso. piace pensare che la forte adesione ai bandi del mipaaf, sia, quindi, la conferma di una vera consapevolezza da parte di un numero importante di ricercatori, a conferma del maturato riconoscimento del biologico e del suo ruolo centrale. cio’, infatti, puo’ condurre ad adottare l’approccio agro-ecologico, investigando sulle relazioni e sulle interazioni tra oggetti (produzione vegetale, produzione zootecnica, difesa del suolo, tutela del territorio, protezione degli ecosistemi, ricadute economiche, responsabilita’ sociale) invece che, separatamente, su ogni singolo elemento o particolare”, spiega ancora anabio-cia. “l’approccio agro-ecologico, nella sua interdisciplinarita’ e’, infatti, molto valido per l’agricoltura biologica che vuole migliorare il rendimento produttivo, ma anche contribuire alla tutela del suolo e della biodiversita’, garantendo nel contempo qualita’ e sicurezza dei prodotti e una maggiore valorizzazione della produzione e del consumo locali. infine, anabio-cia fa appello ai direttori dei 22 dipartimenti di scienze agrarie delle universita’ italiane affinche’ dal prossimo anno accademico, inseriscano nei piani di studio, l’indirizzo agro-ecologico, in grado di performare al meglio gli obiettivi della bio-economia e della transizione ecologica”, conclude il comunicato. Maggiori informazioni con il testo della lettera qui http://bit.ly/3sE9bbb