TASSINARI (UNCAI), L’AGRICOLTURA NON SI FERMA E CON ESSA I SERVIZI CONTO TERZI

“Nessuno è in grado di prevedere quante settimane o mesi durerà ancora l’emergenza sanitaria, l’agricoltura però non si ferma e con essa i servizi conto terzi”, ribadisce. il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti-UNCAI Aproniano Tassinari che, in questa intervista, analizza  la situazione dal punto di vista della categoria di artigiani che rappresenta.

Nei decreti e nelle ordinanze non si parla di agromeccanici in modo esplicito, come giudica questa circostanza?

Non nascondo che quando, in tv, il premier Giuseppe Conte ha inserito le filiere che forniscono beni e servizi al settore agricolo tra le attività che non si fermano neppure nell’emergenza, ho tirato un respiro di sollievo per tutta l’agricoltura. Leggere nei decreti la parola “contoterzisti” oppure “agromeccanici” avrebbe di certo evitato qualche piccolo dubbio da parte di alcuni. Ci basta l’evidente riferimento a noi quando si parla di servizi al settore agricolo. Non era possibile citare tutti gli anelli della filiera. Bastava scordarne uno solo per fermare tutto il mondo agricolo. Non dimentichiamo che il Nord Italia sta piombando nello sconforto e aumentano sempre più le famiglie con un morto senza funerale in casa. Oggi dobbiamo apprezzare le semplificazioni, le proroghe e la riduzione di formalismi e rigidità. Ci auguriamo che anche in futuro si riconoscano gli eccessi di burocrazia che da sempre zavorrano il sistema.

Cosa pensa della richiesta di molti contoterzisti per una maggiore considerazione del loro ruolo in agricoltura?

Certo, e ci sarà tempo per ottenerla. Per esempio Uncai crede molto nell’Albo dei contoterzisti che in Lombardia sta permettendo di creare delle possibilità di finanziamento per le imprese agromeccaniche.

Le istituzioni debbono fare altro, in  questa drammatica contingenza sanitaria,  per garantire la continuità dei servizi agromeccanici?

Le semplificazioni, le proroghe e gli alleggerimenti amministrativi sono arrivati o sono in arrivo. Dai permessi di circolazione tra diversi comuni per i trattori, alla certezza che non ci sarà l’obbligo di tenuta di un registro carico scarico del carburante, siamo abbastanza sicuri di poter lavorare senza ostacoli. Occorrono però misure incisive di sostegno e di garanzia di liquidità per le aziende agromeccaniche. Mentre per il settore chiediamo misure di ammasso e di assorbimento del prodotto che trova difficile collocazione sul mercato.

Lei ricorda che le associazioni agromeccaniche non sono direttamente rappresentate ai tavoli di crisi. Va bene cosi’?

Anche se gli agromeccanici sono fuori da molti tavoli verdi, UNCAI ha trovato in Confagricoltura un partner che in ogni sede cerca di far presente le istanze anche del contoterzismo. Inoltre su specifiche tematiche, UNCAI è un punto di riferimento per le istituzioni nazionali e regionali. Solo per fare un esempio, in questi giorni il vice direttore generale della DG Agricoltura Lombardia ci ha chiamati perché aveva urgenza di sapere se il codice Istat dei contoterzisti fosse stato inserito tra quelli delle attività che non si fermano nell’emergenza. Naturalmente era presente.

La Lombardia ha semplificato le procedure di assegnazione del carburante agricolo. Siete soddisfatti?

L’iniziativa è partita dal presidente dei contoterzisti UNCAI di Milano e Lodi Giuliano Oldani. Si è mosso in prima persona sensibilizzando funzionari regionali e l’assessore Fabio Rolfi in nome delle altre associazioni aderenti alla Flima, la Federazione lombarda dei contoterzisti. Oldani è tra i presidenti che più si adopera per favorire il dialogo tra tutti i contoterzisti, senza guardare troppo alla casacca, ma ai problemi concreti della categoria. Nel dramma che stiamo vivendo non contano però i meriti, ma conta aver ottenuto almeno in Lombardia l’anticipo del 70% del gasolio agricolo e una semplificazione delle procedure di assegnazione. Ciò che conta è che altre regioni stiano facendo lo stesso.

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