DOCUMENTO DELL’AGENZIA EUROPEA DELL’AMBIENTE SULL’IMPORTANZA DI RIPRISTINARE LA NATURA NELL’UE

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l’agenzia europea dell’ambiente (aea) ha pubblicato un documento dal titolo “l’importanza di ripristinare la natura in europa”, nel quale afferma che “la natura europea non e’ in buone condizioni e negli ultimi anni ha mostrato pochi segni di miglioramento. sono necessari sforzi di ripristino e una migliore gestione corrente degli ecosistemi per salvaguardare una serie di benefici offerti da una natura sana per la salute delle persone, la sicurezza alimentare e un’azione efficace sul clima”. il documento dell’aea riassume “le principali evidenze sul perche’ gli ecosistemi europei hanno urgente bisogno di sforzi di ripristino concertati sia all’interno delle aree protette designate esistenti, sia al di fuori di questi spazi, come le foreste gestite, i terreni agricoli, i mari e le aree urbane”. in particolare, “il ripristino di fiumi, laghi, zone umide, foreste, praterie, habitat marini e altri ecosistemi danneggiati non solo migliorerebbe la resilienza complessiva e la qualita’ della natura in europa, ma apporterebbe molti benefici sociali piu’ ampi. ad esempio, la salute degli habitat per gli impollinatori, come api e coleotteri, e’ essenziale – spiega aea – per la sicurezza alimentare a lungo termine in europa. le condizioni delle foreste e delle zone umide sono fondamentali per la mitigazione dei cambiamenti climatici e gli ecosistemi sani offrono anche una migliore protezione dagli eventi meteorologici estremi e dall’inquinamento”. aggiunge aea che “tuttavia, nonostante gli impegni assunti nel corso di diversi decenni, gli stati membri dell’ue non sono ancora riusciti a raggiungere gli obiettivi politici a lungo termine in materia di natura o a modificare la tendenza negativa generale al declino della biodiversita’. per invertire la rotta e’ indispensabile riportare in buono stato gli ecosistemi danneggiati, mantenendo al contempo gli sforzi per proteggere quelli sani”. secondo l’ultima valutazione dell’aea sullo “stato della natura nell’ue 2020”, – sottolinea il comunicato – “l’81% degli habitat protetti, il 39% degli uccelli protetti e il 63% delle altre specie protette sono in cattivo o pessimo stato. molti fattori cumulativi contribuiscono alle pressioni sulla natura in europa, tra cui l’agricoltura intensiva, il consumo di suolo, l’inquinamento, la silvicoltura non sostenibile e i cambiamenti climatici”. il documento aea e’ disponibile qui https://tinyurl.com/3z8p76b3