cresce il consumo di olio d’oliva in italia con un +4% delle bottiglie vendute nei supermercati nel 2019, secondo un’analisi di unaprol, l’unione nazionale produttori olivicoli, sulla base dei dati ismea relativi al primo semestre del 2019 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si legge in un comunicato. “si tratta di una tendenza importante in una fase di ripresa delle produzioni dopo il crollo registrato nel 2018”, spiega il presidente di unaprol david GRANIERI. “adesso stanno arrivando gli oli extravergine di oliva della raccolta 2019 che si presentano di alta qualita’ in tutte le aree del paese, dalla sicilia alla puglia, dalla calabria alla toscana, dall’umbria al veneto fino agli oli dei laghi lombardi per un totale di 315 milioni di tonnellate”, prosegue GRANIERI. sottolinea unaprol che l’olio d’oliva nazionale vale quasi 1,5 miliardi di euro di export nel mondo e rappresenta un’eccellenza a livello globale contando sul maggior numero di extravergini a denominazione in europa (43 dop e 4 igp), un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varieta’ in produzione. per questo al momento della scelta e’ importante leggere bene l’etichetta per verificare che sia olio d’oliva italiano, afferma unaprol. “purtroppo le frodi sono sempre in agguato, come quella sventata pochi giorni fa al porto di palermo dove si stava tentando di far entrare dell’olio lampante non commestibile che per fortuna e’ stato bloccato prima che potesse essere taroccato e messo in commercio come extravergine”, evidenzia GRANIERI. “in dieci anni le truffe sull’olio sono aumentate di oltre l’87% per questo e’ fondamentale allargare i controlli sia per garantire la sicurezza dei consumatori sia per evitare che fondi e risorse vadano a realta’ poco trasparenti o addirittura che hanno legami con ambienti criminali”, conclude GRANIERI.