OLIO D’OLIVA, CIA, DAL FORUM NAZIONALE 4 AZIONI PER IL RILANCIO DEL SETTORE

rendere il settore olivicolo “piu’ competitivo, innovativo e aperto connesso da un lato al territorio e dall’altro al mercato”, ha detto il presidente della cia-agricoltori italiani dino SCANAVINO, e’ stato l’obiettivo del primo forum olivicolo nazionale promosso dall’organizzazione che si e’ tenuto in calabria a lamezia terme e che ha a proposto quattro azioni per il rilancio dell’olivicoltura italiana: piu’ quantita’ e qualita’, investimenti in ricerca, aggregazione di filiera e cooperazione nel mediterraneo. la prima azione proposta da cia al forum riguarda la necessita’ di agevolare nuovi impianti a piu’ alta densita’ e incentivare la riqualificazione di quelli esistenti per incrementare produzione e produttivita’ degli oliveti. secondo la cia, la pac post 2020 rappresenta l’occasione per questa ristrutturazione e, partendo dalla “mappatura” dell’olivicoltura attuale e da una strategia pluriennale, con il coinvolgimento diretto delle imprese. all’aumento della quantita’, va associata la valorizzazione della qualita’, dando impulso alle denominazioni ue e al racconto dei territori. secondo punto fondamentale, secondo la cia, e’ investire in innovazione e ricerca, anche istituendo un tavolo di lavoro dedicato a tecniche produttive e di difesa fitosanitaria per preservare le risorse naturali e la biodiversita’ come il bio-controllo, soluzioni per valorizzare i residui colturali e di trasformazione, principalmente per produrre energia, ma anche disponibilita’ di varieta’ autoctone piu’ resistenti alle malattie e adattate ai cambiamenti climatici, anche attraverso le nuove tecnologie di miglioramento genetico. analogamente, puntare alla digitalizzazione per lo scambio di dati e informazioni di filiera, per controllare e tracciare le produzioni locali. come terza azione, cia sostiene la necessita’ di rafforzare l’aggregazione e il ruolo economico delle op e premiare quelle che coprono la filiera dal campo fino alla tavola. serve poi un’interprofessione unica, nazionale, partecipata anche dalla gdo. infine, quarto punto ma non meno importante, secondo cia e’ urgente rilanciare una strategia mediterranea di collaborazione tecnica e cooperazione, con un protagonismo solidale degli agricoltori, soprattutto di giovani e donne, per contrastare la crisi economica, la disoccupazione e la desertificazione “umana” delle zone rurali.