CORONAVIRUS, FRANCEAGRIMER, NESSUN IMPATTO IN CINA PER CEREALI FRANCESI, MA RESTANO LE INCERTEZZE

“i cereali francesi sono riusciti a scampare al coronavirus”, ha detto marc ZRIBI, analista di franceagrimer, riferendosi anche all’export verso la cina. “i porti nel sud del paese non avevano le stesse restrizioni di quelli di shanghai o pechino, ad esempio”, spiega ZRIBI, e cosi’ i cerealicoltori francesi sono riusciti a trovare doganali e portuali che hanno garantito lo sbarco. adesso che la repubblica popolare sta tornando alla normalita’ “le esportazioni francesi dovrebbero restare sostenute, in particolare grazie a una buona attivita’ verso la cia”, nota il centro studi agritel. il coronavirus, tuttavia resta fonte di grandi incertezze, in particolare per i suoi effetti sull’economia. ad esempio l’algeria, cliente storico e tuttora maggioritario della francia, acquista il grano in funzione del prezzo del petrolio, che e’ crollato del 30% in seguito alle decisioni dell’arabia saudita. il calo del petrolio ha anche causato un apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro e un calo del rublo, che ha reso piu’competitivo il grano russo, che e’ diventato il principale concorrente dell’ue. inoltre, il calo del petrolio riduce il prezzo di trasporto, fertilizzanti e pesticidi, rendendo piu’ competitivi i cereali per l’alimentazione umana e animale, ma meno per i biocarburanti.