FLOROVIVAISTI ITALIANI, UE RAFFORZI MISURE PER SALVARE SETTORE

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un comunicato stampa rende noto che: “la commissione europea riveda e rafforzi il pacchetto di misure straordinarie a sostegno dei comparti in crisi per l’emergenza coronavirus. per il florovivaismo, tra i piu’ colpiti, sono inadeguate e non rispondono alle richieste avanzate dal settore. interviene cosi’ l’associazione florovivaisti italiani nelle ore piu’ decisive per le scelte di bruxelles e a sostegno della lettera degli europarlamentari alla commissione, perche’ intervenga seriamente in aiuto del florovivaismo europeo. come sottolinea florovivaisti italiani, infatti, la proposta della commissione non prevede ristoro dei danni gia’ subiti e predispone misure di gestione del mercato, totalmente inappropriate per il settore floricolo che non ha forme di aggregazione quali le op (organizzazioni di produttori) e le aop (associazioni di organizzazioni di produttori) tramite cui sarebbero applicabili. inoltre, aggiunge l’associazione, non sono chiare, per esempio, le modalita’ di attuazione dei provvedimenti relativi ai ritiri del prodotto o alla promozione congiunta. la commissione, a riguardo, non esplicita dove sono le risorse. per florovivaisti italiani che insieme al gruppo di crisi nazionale del comparto, composto anche dai mercati floricoli e dai distretti, aveva gia’ fatto appello alla ministra BELLANOVA, perche’ sollecitasse un intervento mirato dell’europa, la proposta della commissione non e’, dunque, accettabile. ‘alla luce delle richieste avanzate, le misure proposte a bruxelles, sono totalmente fuori tiro -ha commentato aldo ALBERTO, presidente nazionale dell’associazione florovivaisti italiani- e non hanno rispettato le istanze di tutto il settore che chiede da tempo interventi significativi a sostegno di chi in questi mesi ha perso il lavoro e gli investimenti di un anno’. ‘inoltre -aggiunge aldo ALBERTO – lo ricorda anche la lettera degli europarlamentari: il mercato floricolo ue non solo e’ in sofferenza, ma e’ anche fatto di strette interdipendenze per quanto riguarda la manodopera nei campi e l’attivita’ di grossisti e negozi specializzati (fioristi e garden center) che in tutta europa distribuiscono e vendono prodotti ornamentali, garantendo la sopravvivenza dell’intera filiera. il consumo di pianti e fiori in europa, e’ per l’85% nel mercato interno dell’unione. dunque -precisa aldo ALBERTO- serve un sostegno finanziario importante da parte dell’ue che vada al di la’ dei singoli interventi da parte degli stati membri.’ ‘infine – conclude il presidente di florovivaisti italiani, aldo ALBERTO – la commissione europea e’ in grado di fare presto. potrebbe attivare gli strumenti gia’ disponibili come le misure di crisi del regolamento ocm (art. 221). e’ cio’ che il gruppo di crisi nazionale del settore, ha gia’ chiesto alla ministra BELLANOVA’.”