LAVORO AGRICOLO: COLDIRETTI, APERTURA FRONTIERE UE SALVA ANCHE I RACCOLTI

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“l’apertura delle frontiere italiane ai cittadini europei non favorisce solo il turismo ma salva anche i raccolti made in italy nelle campagne, con il ritorno dei circa 150mila lavoratori stagionali comunitari provenienti da romania, polonia e bulgaria e altri paesi europei rimasti bloccati dalla chiusura dei confini per la pandemia”, afferma coldiretti in un comunicato, commentando positivamente la possibilita’ di riapertura delle frontiere dal 3 giugno senza obbligo di quarantena ai cittadini europei, con l’avvio gia’ da lunedi’ di un coordinamento a livello europeo. “si tratta di una soluzione che consente di garantire professionalita’ ed esperienza alle imprese agricole italiane grazie al coinvolgimento temporaneo delle medesime persone che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio paese. per garantire la sicurezza si attende ora che venga siglato il protocollo anti-contagio per il settore agricolo con i ministri competenti e l’assistenza dell’inail”, continua coldiretti. “l’apertura di corridoi verdi per la libera circolazione degli stagionali agricoli all’interno dell’unione europea, che e’ stata sollecitata dalla stessa commissione, ha gia’ permesso a decine di migliaia di lavoratori comunitari di tornare a lavorare nelle campagne della germania e della gran bretagna grazie a accordi tra i diversi paesi e la stessa francia ha da poco annunciato l’apertura delle proprie frontiere ai lavoratori dell’area schengen”, aggiunge il comunicato. “le nostre imprese agricole si stanno gia’ impegnando per organizzare il trasferimenti dei lavoratori europei dai paesi di origine in italia. dall’unione europea viene poco meno della meta’ dei lavoratori stagionali occupati in agricoltura che nel tempo hanno costruito rapporti fiduciari con le imprese”, ha aggiunto il presidente della coldiretti ettore PRANDINI.