ORIGIN ITALIA, RILANCIO PARTE DA COESIONE E MAGGIOR PROTAGONISMO SUI MERCATI INTERNAZIONALI

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un comunicato stampa di origin italia rende noto che “i consorzi di tutela italiani vogliono governare e non subire la ripartenza dopo il coronavirus. vogliono essere ancora piu’ al centro della gestione del settore agroalimentare – forti di 825 prodotti dop e igp per un valore di 16,2 miliardi di euro -, incidere sui mercati internazionali, nei canali horeca e nella grande distribuzione organizzata dopo la contrazione dei consumi a livello globale e le difficolta’ dell’export causa emergenza da covid-19. se ne e’ parlato durante l’assemblea 2020 di origin italia (l’associazione italiana consorzi indicazioni geografiche), moderata da mauro ROSATI, direttore generale di origin italia, con la partecipazione della totalita’ dei consorzi di tutela aderenti (oltre 100). fra i saluti quelli di cesare MAZZETTI, presidente fondazione qualivita e di riccardo RICCI CURBASTRO, presidente di federdoc; con gli interventi, fra gli altri, di raffaele BORRIELLO, direttore generale ismea; luigi CORTELLESSA, comandante carabinieri per la tutela agroalimentare; stefano VACCARI, capo dipartimento icqrf. numerosi gli interventi dei rappresentanti dei consorzi di tutela, istituzione e una grande e significativa attenzione da parte della politica. ‘dobbiamo farci promotori dal punto di vista organizzativo – ha detto il presidente di origin italia cesare BALDRIGHI – per lo sviluppo delle indicazioni geografiche e dei prodotti che i nostri consorzi rappresentano’. fra i vari spunti raccolti dal presidente origin italia: ‘il progetto farm to fork detta le linee guida dello sviluppo dell’agroalimentare del futuro e abbiamo la necessita’ di seguirlo con grande attenzione per cio’ che ci riguarda, anche per il tema della sostenibilita’. importante lavorare sul turismo enogastronomico, che per molti prodotti rappresenta una risorsa irrinunciabile e con il covid deve essere una strada da percorrere con maggiore attenzione. positiva l’indicazione da parte della ministra BELLANOVA – ha aggiunto BALDRIGHI – di un tavolo che si occupi anche delle indicazioni geografiche, cosi’ come il ‘pegno rotativo’ che ha il pregio di affiancare altre misure di sostegno ai produttori in difficolta’. i consorzi dovranno, insomma, avere maggiori strumenti di regolamentazione del mercato, concentrandosi sulle misure utili per gestire il mercato in modo migliore’. sul ruolo dei consorzi si e’ soffermato l’europarlamentare commissione agricoltura, paolo DE CASTRO: ‘i consorzi devono diventare i gestori dei mercati, ovvero controllare l’immissione dei prodotti e non esserne protagonisti commerciali. accanto alla tutela – ha precisato DE CASTRO -, deve esserci una gestione del mercato per evitare cadute dei prezzi che poi si ripercuotono sui produttori. in un mondo forte, c’e’ insomma bisogno di consorzi forti’. ‘il sistema dei consorzi e’ importante, sia per la cooperazione che crea, sia per la promozione; l’impegno e’ di metterli al tavolo del dibattito’, ha sottolineato filippo GALLINELLA, presidente commissione agricoltura della camera. ‘dobbiamo intraprendere strade nuove – ha detto l’on. susanna CENNI – ed in questo la capacita’ dei consorzi di stare insieme e’ fondamentale; attenzione all’export e alle aree interne dove l’agricoltura e’ fondamentale; bisogna utilizzare al meglio le risorse non legate alle logiche di indennizzo’. ‘potenzialmente – ha aggiunto l’on. maurizio MARTINA – abbiamo una portata di risorse senza precedenti, la sfida sara’ quella di spendere tutto e spendere bene, e questo non e’ scontato, lavorando ad interventi strategici e non ad interventi tampone’. il sottosegretario agli affari esteri manlio DI STEFANO ha ricordato il ruolo fondamentale delle indicazioni geografiche che rappresentano la qualita’ italiana nel mondo, ricordando le risorse, ‘400 milioni di euro’, per la promozione del ‘sistema italia’ all’estero, e le iniziative di promozione e di tutela delle dop e igp come la ‘settimana della cucina italiana nel mondo’, che contribuisce ‘ad una consapevolezza maggiore per una corretta alimentazione e un freno all’italian sounding’. ‘forte attenzione personale, e dei nostri uffici, al sistema delle indicazioni geografiche che considero un perno fondamentale delle politiche di sviluppo agroalimentare del paese – ha detto la ministra teresa BELLANOVA – con il dl rilancio aggiungiamo 1 miliardo e 150 milioni di euro oltre a quanto stanziato con il cura italia, con l’obiettivo di riconoscere il ruolo fondamentale e strategico della filiera alimentare nel nostro paese, perche’ nessuna delle aziende che producono qualita’ sia indebolita da questa crisi. necessario rafforzare il sistema geografico e il legame inscindibile cibo-territorio, non arretrando nella battaglia al falso cibo e alle imitazioni delle nostre indicazioni geografiche’. gia’ nel cura italia – ha ricordato la ministra – erano contemplate alcune iniziative di difesa delle indicazioni geografiche (27 milioni di euro per l’acquisto di prodotti dop): ‘con il decreto rilancio queste risorse vengono potenziate: 250 milioni di euro al fondo emergenza alimentare, con risorse destinate anche ad acquistare prodotti dop. l’attenzione alle indicazioni geografiche sara’ garantita anche dal fondo emergenziale a favore delle filiere in crisi forte di una dotazione di 500 milioni di euro’. poi BELLANOVA ha ricordato il pegno rotativo per i prodotti dop e igp: ‘lo schema di decreto e’ pronto ma abbiamo bisogno dei consorzi per renderlo operativo, puo’ dare una mano alle imprese sulla liquidita”. infine la proposta di ‘un tavolo al mipaaf per mettere a valore il sistema delle indicazioni geografiche e meglio indicare la strategia per l’internazionalizzazione anche con un confronto costante con il ministero degli affari esteri e con l’ice’.”