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ha riscosso molto successo tra i numerosi assessori all’agricoltura intervenuti l’incontro organizzato in occasione della riunione della giunta, dalla cia-agricoltori italiani dedicato a un primo confronto, introdotto dal presidente dino SCANAVINO, sulle proposte della commissione europea in tema di compatibilita’ ambientale in relazione alla politica agricola comune. sono intervenuti gli assessori mauro REMASCHI (toscana), alessio MAMMI (emilia romagna), anna CASINI (marche), giuseppe PAN (veneto), giulia ZANOTELLI (trentino), marco PROTOPAPA (piemonte), roberto MORRONI (umbria), fabio ROLFI (lombardia), gianluca GALLO (calabria), stefano MAI (liguria), gianluca NARDONE in rappresentanza del presidente michele EMILIANO (puglia). l’agricoltura deve essere protagonista della nuova visione green dell’unione europea e se cosi’ non sara’ apriremo un confronto serrato ha detto SCANAVINO. il presidente della cia giudica consistenti le risorse proposte dalla commissione ma teme il fatto che siano senza indicazione di destinazione e tempi di applicazione. inoltre SCANAVINO ritiene preoccupante, il fatto che le nuove risorse facciano riferimento a un quadro di politica agricola comune che risale a 10 anni fa. il che, ha sostenuto si tradurra’ in errori gia’ visti in questa programmazione. infine a suo giudizio l’assenza del commissario all’agricoltura janusz WOJCIECHOWSKI dal tavolo in seno alla commissione ue di confronto sul nuovo corso non puo’ non destare perplessita’ e timore. l’incontro, nel corso del quale alessandra DE SANTIS, responsabile dell’ufficio di bruxelles della confederazione, ha illustrato i contenuti delle misure europee, si e’ concluso con un intervento del vice presidente mauro DI ZIO che, fra l’altro, ha auspicato nuovi confronti con gli assessori anche su temi specifici. tutti gli assessori si sono detti disponibili a nuovi incontri sui temi dei nuovi orientamenti dell’esecutivo europeo esprimendo alcuni, soprattutto delle regioni governate dal centro destra, preoccupazioni sull’impatto che misure di tipo ambientalista possono avere sui redditi delle aziende agricole. molti assessori si sono trovati d’accordo nel segnalare la questione della fauna selvatica e del danno che arreca alle aziende. molteplici, di conseguenza, le critiche al ministero dell’ambiente e notevole l’ attesa per un prossimo incontro con il ministro sergio COSTA annunciato dalla ministra delle politiche agricole teresa BELLANOVA. “finalmente l’agricoltura e’ stata rivalutata dalla commissione ue e con i finanziamenti aggiuntivi in parte compensiamo i tagli alla pac originariamente previsti”, ha detto il toscano REMASCHI, suggerendo di lavorare anche sul fronte della digitalizzazione dell’innovazione, campi in cui – ha avvertito – l’agricoltura deve essere centrale. per l’assessore e’ necessario puntare a maggiore produzione agricola e di qualita’, evitando di perdere ulteriore sau e dunque impegnandosi per coltivare i boschi. per affrontare le proposte della commissione europea e’ necessaria una condivisione ampia tra le istituzioni e i corpi intermedi, bisogna dire no ad approcci ideologici e rigidi che colpirebbero produzioni come quelle zootecniche territori peculiari, ha osservato l’emiliano romagnolo MAMMI. nella sfida ambientale una parte del percorso lo abbiamo gia’ compiuto ha ricordato la marchigiana CASINI, rammentando come l’agricoltura sia un elemento centrale per la sopravvivenza di altri settori, a cominciare dal turismo, poiche’ da questa dipende la cura del paesaggio. il veneto PAN ha usato toni velatamente sarcastici nei confronti dell’unione europea ed ha concentrato una parte del suo intervento sulla necessita’, peraltro sollevata anche da altri colleghi, circa la assoluta necessita’ che interventi nazionali di ristoro siano rapidi. la trentina ZANOTELLI ha richiamato l’attenzione sulla necessita’ che l’impianto comunitario abbia una sostenibilita’ economica anche alla luce del necessario ricambio generazionale. il green deal va affrontato con razionalita’, rispettando quello che e’ stato fatto finora dunque vanno trovati equilibri ha sottolineato il piemontese PROTOPAPA, che ha espresso un giudizio positivo sulle indicazione della commissione ue su etichettatura e biologico. il sistema italia deve essere pronto a questa sfida senza avere la testa rivolta al passato e dunque e’ necessario affrontare criticita’ storiche, cominciare dalla dimensione aziendale a asserito l’umbro MORRONI (https://bit.ly/3cw2Aam ). “e’ importante aprire un dibattito con le regioni sulle prospettive europee anche se mi stupisce che l’unione europea faccia proposte del genere in piena pandemia” ha sostenuto il lombardo ROLFI condividendo il timore, espresso da altri, che la politica agricola comune possa divenire una politica per l’ ambiente di tipo ideologico. in particolare ha segnalato i rischi per la zootecnia e ha auspicato un piano strategico nazionale per affrontare questioni come l’autosufficienza alimentare. GALLO ha ricordato come la calabria sia la regione con maggior superficie in impegnata in coltivazioni biologiche ed ha assicurato l’impegno della regione per la qualita’ delle produzioni auspicando che dal governo centrale faccia proprio quanto di buono viene dalle regioni. molto polemico il ligure MAI per il quale le regole dell’unione europea sono di frequente inadatte all’agricoltura della regione.