APICOLTURA: BELLANOVA, PUBBLICATO BANDO RIPARTIZIONE FONDI

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“assistenza tecnica, lotta contro le malattie, miglioramento dei laboratori, sostegno del ripopolamento del patrimonio apicolo, monitoraggio del mercato. sono alcune delle azioni, per un totale di 795.000 euro, rese possibili dalla ripartizione dei fondi apistici relativi al sottoprogramma mipaaf 2020-2021 finanziato nel quadro del programma triennale per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura e contemplate nel bando pubblicato il 3 agosto”, rende noto un comunicato del ministero delle politiche agricole, che precisa: “un programma nazionale che, tenendo conto delle risorse recentemente assegnate alle singole regioni con decreto direttoriale del 22 luglio scorso, puo’ contare su un budget complessivo di oltre 7 milioni di euro per l’anno apistico 2020/2021”. “risorse importanti previste dall’ocm per il sostegno del settore apistico, cui presto si andranno ad aggiungere i 2 milioni stanziati a livello nazionale per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati al miglioramento della qualita’, alla gestione del rischio e alla promozione”, sottolinea la ministra delle politiche agricole teresa BELLANOVA. “dopo aver recentemente emanato il decreto che ne definisce le modalita’ applicative, prevediamo di pubblicare il nuovo bando all’inizio di settembre”, prosegue la ministra, che aggiunge: “a testimonianza di quanto l’apicoltura sia un settore ritenuto strategico per il paese”. “strategicita’ confermata dai numeri”, afferma il comunicato, che precisa: “settore complesso e variegato, l’apicoltura italiana conta, secondo l’ultima edizione dell’annuario crea, circa 57.000 apicoltori, professionisti e non (1/3 circa sono i professionisti), con circa 1.400.000 alveari (quasi 1 milione quelli gestiti da apicoltori professionisti) dislocati in tutte le regioni italiane (guida il piemonte con oltre 206.000 alveari, seguito dalla lombardia con oltre 151.000 alveari)”. “un settore da tutelare nel suo insieme, sia per il valore economico e sociale che per i servizi ecosistemici che offre alla collettivita’”, conclude la ministra.