COMMISSIONE UE PRESENTA PIANO D’AZIONE PER APPROVVIGIONAMENTO MATERIE PRIME CRITICHE

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un comunicato della commissione europea rende noto che “la commissione presenta oggi un piano d’azione per le materie prime critiche, l’elenco delle materie prime critiche del 2020 (disponibile al link https://bit.ly/32VM8NA) e uno studio prospettico sulle materie prime critiche per le tecnologie e i settori strategici con orizzonte temporale il 2030 e il 2050. il piano d’azione esamina le sfide attuali e future e propone azioni volte a ridurre la dipendenza dell’europa dai paesi terzi, diversificando l’approvvigionamento da fonti primarie e secondarie, migliorando l’efficienza delle risorse e la circolarita’ e promuovendo allo stesso tempo un approvvigionamento responsabile a livello mondiale. tali azioni favoriranno la transizione verso un’economia verde e digitale, rafforzando nel contempo la resilienza dell’europa e l’autonomia strategica aperta per quanto riguarda le tecnologie chiave, necessarie per compiere tale transizione. l’elenco delle materie prime critiche e’ stato aggiornato per tenere conto della loro mutata importanza economica e dei nuovi rischi di approvvigionamento in base alle relative applicazioni industriali e comprende 30 materie prime critiche. per la prima volta e’ stato aggiunto all’elenco il litio, essenziale per la transizione verso una mobilita’ elettrica. maros SEFCOVIC, vicepresidente per le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche, ha dichiarato: “un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime e’ condizione essenziale per un’economia resiliente. solo per le batterie delle automobili elettriche e lo stoccaggio dell’energia, il fabbisogno di litio in europa aumentera’ fino a 18 volte entro il 2030 e fino a 60 volte entro il 2050. come emerge dal nostro studio prospettico, non possiamo permetterci di sostituire l’attuale dipendenza dai combustibili fossili con la dipendenza dalle materie prime critiche. le perturbazioni provocate dal coronavirus sulle nostre catene del valore strategiche hanno reso manifesto il problema. creeremo quindi una forte alleanza per compiere tutti insieme la transizione da una condizione di elevata dipendenza a una basata su circolarita’, innovazione e su un approvvigionamento diversificato, sostenibile e socialmente responsabile.” thierry BRETON, commissario per il mercato interno, ha dichiarato: “l’europa ha bisogno di diverse materie prime critiche per guidare la transizione verde e digitale e rimanere il primo continente industriale a livello mondiale. non possiamo permetterci di dipendere completamente da paesi terzi o addirittura da un unico paese, come nel caso di alcune terre rare. diversificando l’approvvigionamento dai paesi terzi e sviluppando la nostra capacita’ di estrazione, trasformazione, riciclo, raffinazione e separazione delle terre rare, l’ue puo’ diventare piu’ resiliente e sostenibile. per attuare le azioni proposte oggi occorre uno sforzo concertato dell’industria, della societa’ civile, delle regioni e degli stati membri. incoraggiamo questi ultimi a prevedere investimenti nelle materie prime critiche nei rispettivi piani nazionali per la ripresa.” il piano d’azione per le materie prime critiche mira a: sviluppare catene del valore resilienti per gli ecosistemi industriali dell’ue; ridurre la dipendenza dalle materie prime critiche primarie mediante l’uso circolare delle risorse, i prodotti sostenibili e l’innovazione; rafforzare l’approvvigionamento interno di materie prime nell’ue; diversificare l’approvvigionamento dai paesi terzi e rimuovere le distorsioni del commercio internazionale, nel pieno rispetto degli obblighi internazionali dell’ue. per conseguire tali obiettivi, la comunicazione odierna delinea dieci azioni concrete. in primo luogo, nelle prossime settimane la commissione istituira’ un’alleanza europea per le materie prime, che riunira’ tutti i portatori di interessi coinvolti e si concentrera’ sulle esigenze piu’ urgenti, ossia aumentare la resilienza dell’ue nelle catene del valore dei magneti e delle terre rare, che e’ di vitale importanza per la maggior parte degli ecosistemi industriali dell’ue, come le energie rinnovabili, la difesa e lo spazio. col tempo l’alleanza potrebbe poi espandersi per affrontare esigenze relative ad altre materie prime critiche e ai metalli comuni. al fine di utilizzare meglio le risorse interne la commissione collaborera’ con gli stati membri e le regioni per individuare i progetti di estrazione mineraria e di trasformazione nell’ue che possono essere operativi entro il 2025. sara’ dedicata particolare attenzione alle regioni carbonifere e ad altre regioni in transizione, concentrandosi specialmente sulle competenze e sulle capacita’ rilevanti per le attivita’ minerarie, estrattive e di trasformazione delle materie prime. la commissione promuovera’ l’uso del programma di osservazione della terra copernicus per migliorare l’esplorazione delle risorse, il funzionamento dei siti e la gestione ambientale nella fase post-chiusura. nel contempo, orizzonte europa sosterra’ la ricerca e l’innovazione, soprattutto nell’ambito delle nuove tecnologie di estrazione e di trasformazione, della sostituzione e del riciclo. in linea con il green deal europeo, altre azioni si concentreranno sulla circolarita’ e sulla sostenibilita’ della catena del valore delle materie prime. la commissione elaborera’ pertanto criteri di finanziamento sostenibile per i settori delle attivita’ estrattive e minerarie entro la fine del 2021 e mappera’ il potenziale approvvigionamento di materie prime critiche secondarie ricavate da scorte e rifiuti dell’ue per individuare progetti di recupero realizzabili entro il 2022. la commissione sviluppera’ partenariati strategici internazionali per garantire l’approvvigionamento di materie prime critiche che non sono disponibili in europa. dal 2021 partiranno i partenariati pilota con il canada, con i paesi interessati in africa e con i paesi del vicinato dell’ue. in queste come in altre sedi di cooperazione internazionale, la commissione si fara’ promotrice della trasparenza e di pratiche di estrazione sostenibili e responsabili”.