FISCO: CIA, PARLAMENTO ACCELERI SU CESSIONE CREDITO IMPOSTA PER INCENTIVARE AGRICOLTURA HI-TECH

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“la possibilita’ di cessione del credito d’imposta per incentivare gli investimenti hi-tech in agricoltura, cosi’ come avviene per gli sgravi previsti per le ristrutturazioni domestiche”, e’ questa la richiesta di cia-agricoltori italiani, inserita nelle proposte di emendamento al dl agosto, dopo l’estensione al settore agricolo degli incentivi del piano impresa 4.0. nell’ultima manovra di bilancio. cia ritiene che “i tempi siano maturi per l’approvazione e auspica che il parlamento la recepisca, coinvolgendo non solo i produttori ma tutti gli attori della filiera agroalimentare. in una fase di ripresa in cui il sistema produttivo chiede con urgenza innovazione tecnologica, l’opzione di cessione del credito di imposta potrebbe accrescere di molto la platea dei beneficiari delle agevolazioni fiscali. la misura favorirebbe, inoltre, il rinnovo del parco macchine agricole con mezzi piu’ moderni, tecnologici e a bassa emissione co2, in linea con le sfide ambientali europee del green deal”. “l’agricoltura non e’ piu’ la cenerentola dell’economia nazionale quando si parla di tecnologia e mantiene un dialogo costante con il mondo delle universita’ e della ricerca. il giro d’affari dell’agricoltura 4.0 in italia ha toccato quota 450 milioni di euro con una crescita del 22% su base annua (osservatorio smart agrifood) e comprende tutto il complesso di tecnologie usate dalle nostre aziende per migliorare le rese e la sostenibilita’ delle coltivazioni, la qualita’ dei prodotti finali e le condizioni dei lavoratori”, sottolinea dino SCANAVINO, presidente cia. “per continuare a produrre cibo fresco e sano, gli agricoltori dovranno puntare sempre piu’ all’integrazione con l’hi-tech utilizzando tutte le risorse messe in campo dalla scienza per affrontare con strumenti efficaci le conseguenze del climate change e del dilagare delle fitopatie. in un momento segnato da una grave crisi di liquidita’ per le aziende, la cessione del credito d’imposta favorirebbe, dunque, lo sviluppo economico dell’intera filiera agroalimentare, in un’ottica di rilancio del paese”, chiosa SCANAVINO.