IL 12 A MATERA CONVEGNO COPAGRI “QUALE AGRICOLTURA? RIFLESSIONI SUL FUTURO DEL COMPARTO PRIMARIO”

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“la pac post 2020 avra’ il non semplice compito di aiutare il primario a superare le ripercussioni dell’emergenza coronavirus, sostenendo gli agricoltori europei e consentendogli al contempo di affrontare le sfide attuali e future, quali i cambiamenti climatici, il ricambio generazionale e la redditivita’ delle filiere”, rende noto un comunicato della copagri, nel precisare che “tra queste ultime, figura senza dubbio il comparto del grano duro, di fondamentale importanza per l’economia della basilicata, che sconta un calo generalizzato delle quotazioni legato a doppio filo alla flessione dei prezzi all’ingrosso e all’origine; a preoccupare, in particolare, e’ il fatto che a calare di piu’ siano i prezzi delle principali piazze del meridione”. “muove da queste premesse il convegno ‘quale agricoltura? riflessioni sul futuro del comparto primario’, organizzato dalla copagri matera per sabato 12 settembre, dalle ore 18:00 presso l’alvino 1884 hotel e resort, in via san vito”, spiega il comunicato. “ad animare il dibattito, dopo i saluti introduttivi dell’ingegnere ambientale stefania LAMACCHIA, saranno gli interventi di angelo FRASCARELLI, direttore del centro per lo sviluppo agricolo e rurale (ce.s.a.r.) e professore di economia e politica agraria e politica agroalimentare presso l’universita’ degli studi di perugia, laris GAISER, analista finanziario e docente dell’italian team for security, terroristic issues & managing emergencies (itstime) presso l’universita’ cattolica di milano, nicola MINICHINO, presidente della copagri basilicata e cesare CARRIERO, direttore della federazione materana della confederazione produttori agricoli”, informa il comunicato, che aggiunge: “le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale della copagri franco VERRASCINA”. “durante i lavori verra’ prestata particolare attenzione al comparto del grano duro, come testimoniato anche dalla prestigiosa location scelta per ospitare l’iniziativa: il mulino alvino, infatti, costruito alla fine dell’ottocento, era uno storico complesso dedicato alla lavorazione del grano e alla produzione di pasta e pane, che fino agli anni ’80 del secolo scorso e’ stato un punto di riferimento produttivo all’interno della citta’ per lavorare il grano duro prodotto nell’area delle colline materane”, conclude il comunicato, nel precisare che “l’accesso alla sala che ospitera’ il convegno, per il quale sara’ obbligatorio l’utilizzo della mascherina, sara’ consentito solo previa registrazione, cosi’ da consentire il non superamento della capienza massima della sala tenuto conto delle necessarie e dovute misure di distanziamento”.