PAC POST 2020: SCANAVINO (CIA), BENE ACCORDO AGRIFISH E VOTO PARLAMENTO UE SU RIFORMA

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“sono giorni importanti per il futuro della politica agricola comune. l’accordo raggiunto dal consiglio agrifish sulla riforma post 2020 e il voto a larga maggioranza degli emendamenti di compromesso del parlamento europeo rappresentano, in piena crisi pandemica, un grande risultato politico a salvaguardia del settore agricolo e agroalimentare ue”, afferma cia-agricoltori italiani dopo l’intesa sui regolamenti arrivata in serata da bruxelles e a tarda notte anche da lussemburgo. “con l’ok a larga maggioranza, il parlamento, nell’ambito della plenaria, ha bocciato il rigetto della proposta, evitando di bloccare il processo di riforma della pac, e ha votato a favore degli emendamenti di compromesso per una politica agricola post 2020 piu’ verde e ambiziosa”, continua la cia, nel sottolineare che “anche il consiglio, dopo due anni di negoziati, ha raggiunto un accordo politico che propone una maggiore ambizione ambientale con eco-schemi obbligatori per gli stati membri e condizionalita’ rafforzata”. per cia “da qui in avanti resta fondamentale un approccio unitario e coordinato, affinche’ la nuova pac si confermi, da un lato, il simbolo dell’azione comune dei diversi stati membri e, dall’altro, si orienti sempre piu’ concretamente allo sviluppo del settore primario, garantendo reddito agli agricoltori, oltre che sempre migliore produttivita’, in linea con gli obiettivi di sostenibilita’ del green deal”. cia “da parte dell’europa, si attende adesso la capacita’ di adeguare la pac ai continui cambiamenti economici e sociali, ultimi quelli provocati dal covid-19, ma anche il coraggio di intraprendere strategie a supporto concreto della transizione verde”. “cio’ significherebbe riconoscere agli agricoltori il grande lavoro svolto, in particolare durante il lockdown, per assicurare sempre cibo sano e di qualita’ a tutti”, evidenzia la cia. “dal canto loro, i produttori agricoli vogliono essere protagonisti attivi nella sfida epocale del green deal e sono pronti a investire per rispondere agli obiettivi delle strategie farm to fork e biodiversity”, osserva la cia, che afferma: “le politiche ambientali, quindi, non diventino gabbie per le aziende, ma un cruciale fattore di progresso condiviso”. “piu’ in dettaglio, per il futuro della pac il parlamento europeo deve tenere conto di alcune questioni di rilievo; la prima sul new delivery model: se correttamente applicato potra’ accrescere l’efficacia e favorire la semplificazione della pac stessa”, spiega la cia, secondo cui “la nuova architettura deve tornare, infatti, ad agevolare pienamente il legame con i territori e introdurre una congrua flessibilita’”. “mai come ora, c’e’ bisogno di strumenti temprati sull’impatto di stravolgimenti imprevisti e continui”, sottolinea la cia. “quanto agli eco-schemi, decisivi per il green deal, per essere funzionali devono rispondere alle reali esigenze degli agricoltori e contemplare, dunque, misure davvero efficaci in termini ambientali”, continua la cia. inoltre “resta fondamentale favorire l’innovazione; e’ compito anche delle misure agro-climatiche, da cui ci aspettiamo molto”, afferma il presidente nazionale di cia dino SCANVINO. “attraverso lo sviluppo rurale vengano potenziati, poi, gli interventi legati al territorio, dando priorita’ alle aree interne”, prosegue SCANAVINO, secondo cui “serve un impegno pluriennale e collettivo”. “e ancora, le misure di mercato, definite nel regolamento dell’ocm unica, si confermino asse portante”, evidenzia il presidente di cia. sulla pac post 2020 “sono maturi i tempi per un accordo finale da parte del parlamento ue, che continuera’ a votare fino a venerdi’”, afferma SCANAVINO, che conclude: “si dia dimostrazione di continuita’ e si pongano le giuste basi per l’avvio dei negoziati necessari a consegnare agli agricoltori e ai cittadini europei la nuova politica del futuro”.