ASSICURAZIONI: “LE MONDE”, ESCLUSI DAL RISCHIO COVID I RISTORATORI ACCUSANO LE COMPAGNIE DI CINISMO

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quando ha aperto la lettera inviatale a settembre dal suo assicuratore iard bpce, nurdane, che possiede il piccolo ristorante tamam kitchen, nel 14esimo arrondissement di parigi, si e’ sentita “non rispettata”. e’ uno dei pochi operatori economici a beneficiare di un’assicurazione che copre le perdite di esercizio in caso di chiusura amministrativa a seguito di un’epidemia e deve quindi essere risarcita per le perdite subite durante il primo e il secondo confinamento. ma a parte un anticipo di 1.500 euro, versato in attesa del calcolo di quanto le spetta, nurdane – come molti suoi colleghi – non ha ricevuto nulla, otto mesi dopo l’inizio della crisi sanitaria, scrive “le monde”. anzi, la sua compagnia di assicurazione, come tutte le altri, nel pieno di una campagna per il rinnovo dei contratti dei loro clienti, hanno deciso di escludere le pandemie, e quindi il covid-19, dalle loro garanzie e chiedono ai propri clienti di firmare emendamenti in tal senso. e tutti i clienti si sono rifiutati. in realta’, la stragrande maggioranza dei professionisti e delle societa’ che hanno sottoscritto una garanzia di “perdita operativa” non notera’ alcun cambiamento di rilievo, perche’, secondo uno studio condotto dall’autorita’ di vigilanza per gli assicuratori, l’acpr (autorite’ de contrôle prudentiel et de risoluzione), il 93% dei contratti in corso non copre il rischio di pandemia. solo il 3% di questi assicurati puo’ essere risarcito con certezza in caso di epidemia.