BREXIT: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), ACCORDO ANCORA POSSIBILE, MA PREPARARSI A TUTTI GLI SCENARI

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“i negoziati proseguono e un’intesa e’ ancora possibile, ma dobbiamo essere preparati a tutti gli scenari, compreso il fallimento del negoziato sulle future relazioni commerciali tra unione europea e regno unito”, afferma il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, secondo cui “e’ percio’ necessaria e urgente la messa a punto di un piano di emergenza, per limitare i contraccolpi del mancato accordo”. “mancano poche settimane al 31 dicembre 2020, data di scadenza del periodo transitorio”, ricorda GIANSANTI. “il piano dovrebbe prevedere un rafforzamento del personale della nostra amministrazione doganale, che ha gia’ svolto una rilevante attivita’ di preparazione e informazione nei confronti degli operatori, per supportare le imprese che saranno chiamate, dal 1° gennaio prossimo, a presentare una dichiarazione per le singole partite di esportazione sul mercato britannico”, spiega GIANSANTI. confagricoltura ricorda che “l’export agroalimentare della ue sul mercato britannico supera i 40 miliardi di euro l’anno”. “senza un accordo il prevedibile blocco o rallentamento dei flussi commerciali provocherebbe una situazione di instabilita’ sui mercati agricoli europei, in aggiunta a quella innescata dalla pandemia”, rileva il presidente di confagricoltura, secondo cui “la commissione ue dovrebbe attivare le misure di gestione previste dalla normativa europea, anche con il ricorso alla dotazione del fondo per le conseguenze del recesso del regno unito, previsto nel quadro dell’accordo di luglio del consiglio europeo sul bilancio dell’unione per il periodo 2021-2027 e sul next generation ue”. “il governo di londra ha avviato una serie di negoziati per la conclusione di accordi commerciali con i paesi terzi”, spiega la confagricoltura, che sottolinea: “la concorrenza ai nostri prodotti e’ destinata ad aumentare”. “andrebbero, quindi, ulteriormente rafforzate le iniziative promozionali per aprire nuovi mercati di sbocco per le nostre produzioni piu’ presenti sul mercato britannico”, afferma GIANSANTI. “si tratta, in dettaglio, di vini, ortofrutta fresca e trasformata, riso e prodotti del settore lattiero-caseario”, precisa la confagricoltura, che conclude: “nel complesso, le esportazioni del ‘made in italy’ agroalimentare verso il regno unito ammontano a 3,4 miliardi di euro; i prodotti a indicazione geografica protetta incidono per oltre il 30% sul totale”.