COLDIRETTI SARDEGNA, MILIONI DI DANNI PER MALTEMPO SUBITO INTERVENTI E BASTA BUROCRAZIA

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“in sardegna il maltempo si e’ abbattuto su un territorio fragile, con l’89,7% dei comuni che ricadono in zone a rischio frane o alluvioni, secondo l’analisi di coldiretti su dati ispra, mentre siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e al moltiplicarsi di eventi estremi”, sostiene coldiretti regionale in un comunicato”. “i danni subiti dal mondo agricolo dopo un terribile fine settimana sono quantificabili al momento in milioni di euro. superata la bufera adesso le aziende agricole cercano di tornare alla normalita’. domenica e’ stata ripristinata la corrente elettrica e questa mattina sono stati finalmente liberati tutti gli allevatori rimasti isolati dopo l’interruzione della viabilita’ per via di strade e ponti distrutti”, prosegue il comunicato. “rimangono i danni. l’impellenza era di rendere agibili le aziende, con corrente elettrica, acqua, e assicurare riparo agli animali. sicuramente ci sono centinaia di ettari di terreno coltivati completamente dilavati. recinzioni, come strade e ponti travolti dalla furia dell’acqua. impianti di irrigazione compromessi, cosi’ come stalle, scorte di foraggio, attrezzature e mezzi agricoli”, spiega coldiretti. “sono necessari interventi rapidi anche per l’agricoltura che attende ancora i ristori della siccita’ del 2017”, afferma il presidente di coldiretti sardegna battista CUALBU, per il quale “oggi piu’ che mai emergono i danni e il disagio creati dalla burocrazia cieca ed elefantiaca, una ulteriore calamita’ che sta dando il colpo di grazia alle imprese esposte alle bizze devastanti della natura. “non possiamo ripetere gli errori del passato occorre essere al fianco delle imprese sempre, soprattutto quando torna il sole non solo quando e’ in corso la tempesta”, conclude CUALBU. per il direttore luca SABA “e’ quanto mai necessario istituire un forum politico permanente sui cambiamenti climatici e gli effetti sull’agricoltura sarda orientando in questa direzione le nuove misure del psr”.