DAZI: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), SI RIPARTA DA DIALOGO UE-USA

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“all’indomani dell’esito elettorale negli stati uniti, le relazioni commerciali tra ue e usa sono all’ordine del giorno dell’odierna videoconferenza del consiglio dei ministri degli affari esteri (commercio) dell’unione”, afferma la confagricoltura. “prima di tutto dovrebbe essere chiuso il contenzioso ultradecennale sugli aiuti pubblici ai gruppi airbus e boeing”, secondo il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, nell’evidenziare che “sarebbero cosi’ soppressi i dazi aggiuntivi – pari al 25% del valore – che gli stati uniti applicano sulle nostre esportazioni di formaggi, salumi, agrumi e liquori”. “gli stati uniti sono il primo mercato di sbocco fuori dalla ue per il made in italy agroalimentare”, evidenzia confagricoltura, nel precisare che “nel 2019 le esportazioni di prodotti agroalimentari sono ammontate a 4,7 miliardi di euro”. “secondo i dati della commissione europea, per effetto dei dazi aggiuntivi, le esportazioni di prodotti agroalimentari dell’unione sul mercato statunitense si sono ridotte di 400 milioni di euro nei primi sei mesi di quest’anno sullo stesso periodo del 2019”, sottolinea la confagricoltura. “in prospettiva va rilanciato il sistema multilaterale di gestione degli scambi commerciali a livello mondiale”, aggiunge GIANSANTI. “le tensioni tra unione europea e stati uniti hanno anche paralizzato il funzionamento dell’organizzazione mondiale del commercio (wto)”, spiega il presidente di confagricoltura, nel ricordare che “la nomina del nuovo direttore generale e’ bloccata e manca il numero legale per la convocazione dell’organo di risoluzione delle controversie”. “il sistema agroalimentare italiano ha bisogno di mercati aperti e di regole condivise, per far ripartire la crescita delle esportazioni che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, con un balzo in avanti delle vendite all’estero nell’ordine del 90%”, afferma GIANSANTI. “una riforma del wto e’ pero’ necessaria e una ritrovata intesa tra unione europea e stati uniti sarebbe fondamentale, anche per la ripresa del commercio internazionale dopo la pandemia”, sottolinea GIANSANTI, nel concludere che “il processo di globalizzazione ha imposto nuove esigenze di armonizzazione e reciprocita’ delle regole in termini di protezione dei consumatori, tutela dell’ambiente e protezione delle risorse naturali”.