“LE MONDE”: LA FRATTURA CHE DIVIDE LA BRETAGNA

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un lungo servizio di “le monde” si occupa della frattura sempre piu’ visibile che divide la bretagna sulla bonta’ o meno del modello di agricoltura industriale che ha fatto della regione, in cui circa 110 milioni di animali di allevamento coabitano con 3,3 milioni di persone, una delle prime regioni agricole di francia e una delle principali d’europa. un successo che – sotttolinea “le monde” – ha un prezzo alto: inquinamento, paesaggi sfigurati, qualita’ spesso mediocre delle produzioni, dipendenza dalle sovvenzioni… ormai – aggiunge l’articolo – non c’e’ giorno che non si scontrino ecologisti e difensori dello statu quo, mentre loig CHESNAIS-GIRARD, presidente socialista del consiglio regionale dal 2017 e candidato alla sua stessa successione, per sua stessa ammissione, “cammina sul filo di un rasoio”. “si e’ certamente tardato nel pensare il modello bretone di domani”, dice ma “oggi la strada mi e’ chiara. difendo una agroecologia che abbia integrato nel suo modello la sostenibilita’… il cambiamento e’ ineluttabile ma senza distruzioni e tensioni. si’, e’ vero, cammino sul filo del rasoio, perche’ mi rifiuto di essere semplicistico”.