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“con l’emergenza covid che ha pesanti effetti sull’economia e il lavoro e’ importante l’anticipo al 2021 dei fondi europei destinati alle 740mila aziende agricole italiane nell’ambito degli stanziamenti per il recovery fund sullo sviluppo rurale”, afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI in riferimento all’accordo fra il parlamento europeo ed il consiglio dell’ue sul programma next generation eu/strumento per la ripresa. “l’unione europea mette a disposizione un totale di 10,6 miliardi, con una quota per l’italia pari a circa 1,22 miliardi che puntano a dare una spinta al sistema produttivo agricolo investendo su sostenibilita’ ambientale e innovazione tecnologica con piu’ della meta’ delle risorse (55%) destinata alle start-up ed i giovani agricoltori con il massimale per gli aiuti all’avviamento di imprese nell’ambito dei piani di sviluppo rurale che passa da 70.000 euro a 100.000 euro”, spiega la coldiretti, che evidenzia: “e’ positivo che la ue abbia deciso di finanziare fino al 100% dei costi ammissibili tramite i fondi del programma next generation eu”. “le risorse europee vanno nella direzione gia’ intrapresa dall’agricoltura italiana che e’ la piu’ green dell’unione, con 305 specialita’ dop/igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini doc/docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari”, sottolinea la coldiretti. “occorre salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranita’ alimentare soprattutto in un momento in cui, con l’emergenza covid-19, il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicita’ per difendere l’europa dalle turbolenze provocate dalla pandemia che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove poverta’”, afferma PRANDINI, nel sottolineare che si tratta di “un obiettivo che puo’ essere raggiunto solo garantendo un budget adeguato a sostegno degli agricoltori per fare fronte alle nuove sfide ambientali e climatiche e non dipendere dall’estero per cibo e bevande”.