BREXIT: COLDIRETTI, BLOCKCHAIN SALVA EXPORT POMODORO NEL REGNO UNITO

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“quasi un barattolo di pomodori pelati made in italy su cinque esportati finisce in gran bretagna che rappresenta uno sbocco di mercato di vitale importanza per l’economia e l’occupazione che va difeso con forza anche dopo la brexit”, afferma la coldiretti in riferimento all’incontro tra il primo ministro di londra boris JOHNSON e la presidente della commissione europea ursula VON DER LEYEN. “la gran bretagna con 3,4 miliardi di euro di importazioni agroalimentari made in italy si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del belpaese per cibo e bevande ma e’ il primo per derivati del pomodoro con circa 350 milioni di euro nel 2020. occorre garantire continuita’ delle esportazioni di conserve di pomodoro che sono aumentate del 9,4% in valore nei primi otto mesi del 2020 ma che rischiano di subire l’impatto dei nuovi standard imposti con l’uscita della gran bretagna dalle ue”, sottolinea la coldiretti. “per questo nel primo contratto di filiera pluriennale del pomodoro da industria per il sud italia tra princes industrie alimentari e coldiretti e’ stata introdotta per la prima volta in italia la tecnologia blockchain in grado di fissare immutabilmente in un database pubblico tutti i dati relativi al ‘viaggio’ del pomodoro dal campo allo stabilimento industriale. nella blockchain sono stati raccolti tutti i dati relativi all’origine del prodotto (tutti gli appezzamenti di terreno coltivati), ai lavoratori assunti per la raccolta ed ai macchinari utilizzati nonche’ i dati relativi al trasporto ed alla trasformazione”, spiega la confederazione. “un progetto con la collaborazione della casaleggio associati che ha coinvolto 300 aziende agricole, 19 cooperative e 9 organizzazioni dei produttori per un totale di quasi 3 milioni di quintali di prodotto destinato all’estero dove le grandi catene chiedono il rispetto di precisi standard sanitari, ambientali e di tutela del lavoro contro il caporalato. si tratta di una esperienza che garantisce la rintracciabilita’ di quasi il 10% delle conserve di pomodoro made in italy esportato all’estero da estendere ad altri settori per sostenere la valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali”, conclude la coldiretti.