INFLUENZA AVIARIA: LE RAGIONI DELLA RECRUDESCENZA SECONDO “LE MONDE”

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264 focolai censiti in francia al 14 gennaio, di cui 224 nelle lande, e 700 mila capi abbattuti sono per ora il bilancio dell’influenza aviaria h5n8 che prosegue la sua rapida diffusione nella regione sud-ouest della francia, scrive “le monde”, riportando le parole del ministro dell’agricoltura julien DENORMANDIE, per il quale la priorita’ e’ “limitare la propagazione e sostenere gli allevatori con un accompagnamento sociale e finanziario”. ma la vera questione – per “le monde” – e’ cercare di comprendere perche’ la regione, punta di diamante dell’allevamento di anatre grasse destinate alla produzione di foie gras, sia stata colpita per la terza volta in pochi anni dall’epizoozia. per gilles SALVAT, dirigente dell’agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro (anses), “il fattore determinante e’ l’incontro tra un fattore altamente patogeno e una zona densamente popolata da animali sensibili”. in piu’, “c’e’ una contaminazione tra persone vicine, tramite l’ambiente, gli scambi di personale e materiali, i trasferimenti di animali e la circolazione di veicoli tra allevamenti”, prosegue SALVAT, con parole che per gli allevatori suonano come una condanna per la forte densita’ degli allevamenti nella regione, rileva “le monde”.