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“contratti di filiera efficienti, sostenuti dal mipaaf, e accordi quadro tra operatori del settore, se adeguatamente promossi, sono sicuramente strumenti utili a favorire il rilancio della coltura maidicola tra gli agricoltori”, afferma cia-agricoltori italiani, intervenuta oggi all’incontro, online, organizzato dal crea, centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali di bergamo, in occasione della giornata del mais 2021. “il settore ha bisogno di maggiore attenzione e, in tal senso, e’ importante il tavolo tecnico al ministero delle politiche agricole, sicuramente un luogo autorevole dove poter discutere in merito alle giuste strategie di rilancio della coltura: dalla nuova pac ai piani di sviluppo rurale con misure in grado di premiare e potenziare interventi a supporto di investimenti e di pratiche produttive innovative”, evidenzia la cia, nel segnalare che “la coltivazione maidicola sta registrando una progressiva riduzione degli ettari investiti. “in 10 anni, la produzione si e’ di fatto dimezzata quasi nel silenzio generalizzato”, afferma la cia, che precisa: “da un milione di ettari si e’ passati a 600 mila, con un calo importante di produzione e un aumento significativo dell’import”. “i bassi prezzi, le difficolta’ sanitarie, le rese inferiori dei paesi competitor non hanno aiutato la coltura nazionale che pure resta alla base di tante eccellenze del made in italy agroalimentare, a partire dalle grandi dop che primeggiano nel mondo per qualita’”, ha affermato nel suo intervenuto gianmichele PASSARINI della giunta nazionale cia, nell’evidenziare che “occorre puntare su contratti di filiera, accordi quadro e accogliere senza esitazione le grandi sfide rappresentate da ricerca, genetica e assistenza tecnica qualificata”. “in quest’ottica, pensando anche a sostenibilita’ e competitivita’, serve uno sforzo maggiore ed e’ cruciale e di stimolo il continuo lavoro e l’autorevolezza del centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali di bergamo, sempre a sostegno del mais e del reale rilancio della produzione”, ha aggiunto PASSARINI, nel concludere che “occasioni di confronto aperto con istituzioni, universita’ e ricerca come questa, promossa dal crea con il patrocinio della societa’ italiani di agronomia, la societa’ italiana di genetica agraria e l’ordine dei dottori agronomi e forestali, sono sempre piu’ urgenti e necessarie”.