PREZZI: CARENINI (CIA PIEMONTE), FORTE PREOCCUPAZIONE PER LATTE ALLA STALLA

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“ieri in cia piemonte si e’ parlato di latte”, rende noto un comunicato della cia regionale, nel sottolineare che “e’ grande la preoccupazione dell’associazione per il prezzo alla stalla nei prossimi mesi”. “la situazione e’ molto complicata”, afferma il presidente di cia piemonte gabriele CARENINI, che spiega: “sul fronte interno la chiusura di bar, ristoranti e alberghi, il cosiddetto canale horeca, riduce drasticamente il consumo dei prodotti lattiero-caseari e questo calo si riflette negativamente sul settore”. “a questo si deve aggiungere l’aumento significativo del prezzo di soia e mais registrato negli ultimi mesi”, continua CARENINI, nell’evidenziare che “in pratica, da un lato scende il prezzo del latte e dall’altro si e’ costretti a pagare di piu’ per nutrire le mandrie”. “rispetto al 2019 il prezzo del latte ha perso un 10% secco e nel nuovo anno il quadro potrebbe anche peggiorare”, sottolinea CARENINI. “lactalis, gruppo di riferimento per il mercato dei prodotti lattiero-caseari, ha gia’ fissato per i primi mesi del 2021 la tariffa di 355 euro/1000 lt. ma per poter avere nel 2021 un prezzo del latte base di euro 355/1000 lt si deve conferire mensilmente lo stesso quantitativo di latte del 2020; nel caso di eccedenze il prezzo del latte diminuira’ di 60 euro/1000 lt”, spiega CARENINI, che evidenzia: “in sostanza, prima, a marzo 2020, si chiedeva di frenare la produzione di latte e ora, addirittura, si e’ arrivati a penalizzare chi produce di piu’ rispetto allo scorso anno”. “per fortuna a reggere e’ il settore dei grandi formaggi, che volano sui mercati esteri grazie all’export”, afferma il presidente di cia piemonte. “gli allevatori che conferiscono per la produzione di grana si sono recentemente attivati per chiedere un equo rapporto tra il valore del formaggio e dei suoi derivati e il prezzo pagato alla stalla per il latte destinato a queste produzioni”, continua CARENINI, che sottolinea: “una richiesta legittima, necessaria per provare a ridare il giusto valore al nostro latte, grazie al quale esportiamo nel mondo formaggi di eccellenza”. “siamo di fronte ad una situazione generale non piu’ sostenibile a cui solo la riapertura di bar e ristoranti potrebbe porre rimedio”, conclude il presidente di cia piemonte.