CARNE: SCORDAMAGLIA (FILIERA ITALIA), NO STOP FONDI PROMOZIONE ALIMENTO FONDANTE DIETA MEDITERRANEA

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“mentre la commissione tenta di bloccare i fondi alla promozione di uno degli alimenti fondanti della dieta mediterranea, la carne, il centre for food safety lancia l’allarme sul colorante usato per far dare un ‘aspetto naturale’ a quella sintetica: un paradosso privo di buon senso”, afferma luigi SCORDAMAGLIA, consigliere delegato di filiera italia e presidente di assocarni, nel commentare le notizie in arrivo da bruxelles circa “la possibile cancellazione dei fondi destinati alla promozione della carne, di fatto assimilando l’alimento a quelli ritenuti pericolosi per la salute”, precisa filiera italia. “un’iniziativa in contraddizione non solo con la scienza – le ricerche sono unanimi nell’assolvere la carne, concentrando invece l’attenzione su tipologia di prodotti e frequenze di consumo lontanissime da quelle italiane – ma anche contro una corretta educazione all’alimentazione in cui la carne ha un ruolo essenziale come evidenziato dalle sempre piu’ gravi forme di patologie carenziali in chi se ne priva”, dice SCORDAMAGLIA, che sottolinea: “additare un singolo alimento porta inevitabilmente verso scelte sbagliate e pericolose per la salute come dimostrano gli esempi fallimentari di paesi che hanno adottato etichettature allarmistiche a cui hanno poi dovuto rinunciare”. “il timore e’ che questo non sia che un nuovo passo verso quel processo di chimicizzazione del cibo, che avevamo gia’ denunciato anche in relazione ad alcuni sistemi di etichettatura, e che oggi sembra ancora piu’ pericoloso perche’ da una parte si ostacola la corretta informazione su un alimento, la carne, prodotto in maniera sempre piu’ sostenibile da milioni di agricoltori europei mentre dall’altra si promuovono soluzioni sintetiche – che il 75% degli italiani aveva gia’ bocciato secondo una recente ricerca filiera italia e coldiretti – su cui oggi gravano anche seri dubbi di salubrita’; e la cui produzione sta nelle mani di 3 o 4 multinazionali che vorrebbero controllare il futuro della nostra alimentazione con prodotti in grado di garantirgli altissimi margini a spese di consumatori e produttori”, conclude SCORDAMAGLIA