VINO: CASTELLUCCI (CONFAGRI), SETTORE PERDE QUOTE, PRONTO A REAGIRE ATTENDE INTERVENTI GOVERNO

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“federico CASTELLUCCI e’ stato confermato alla guida della federazione nazionale vitivinicola di confagricoltura”, rende noto l’organizzazione, nel precisare che “sara’ ancora affiancato da christian MARCHESINI alla vicepresidenza”. “la rielezione e’ avvenuta all’unanimita’ nella riunione che ha anche analizzato la situazione del comparto dopo un anno di emergenza sanitaria e alla luce delle misure emergenziali proposte da bruxelles e dal governo nazionale”, informa il comunicato. “il contesto e’ ancora assai difficile e la pandemia ha evidenziato la differenza fra le grandi imprese multicanale e quelle che forniscono vini essenzialmente a ristoranti ed enoteche”, ha affermato CASTELLUCCI, nel sottolineare che “alcune hanno giacenze molto alte – il mipaaf parla di 61 milioni di ettolitri al 31 gennaio scorso, il 3,6% in piu’ rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – per le difficolta’ sui mercati dovuti al blocco del canale horeca, dove le aziende piccole e medie distribuiscono la maggior parte dei vini premium e superpremium”. “questo ha determinato uno spostamento di fatturato dalle piccole alle grandi imprese, con una diminuzione del valore del prodotto”, ha spiegato CASTELLUCCI. “nella gdo, se in un primo tempo sono aumentate le vendite, pur con prezzi piu’ bassi, ora, a causa delle diminuite capacita’ di spesa dei consumatori, si registra un rallentamento e le aspettative per i prossimi mesi non sono rosee”, ha proseguito il presidente della federazione vino di confagricoltura. “l’export – secondo ismea – nei primi dieci mesi del 2020 e’ diminuito del 3,4% sullo stesso periodo del 2019, con una perdita di 5,11 miliardi di euro”, rileva la confagricoltura, che sottolinea: “per quanto concerne i prezzi, invece, i listini segnalano una riduzione di oltre il 7,5%, con punte piu’ alte su alcuni mercati di riferimento”. secondo la confagricoltura “gli interventi emergenziali messi in atto andrebbero rimodulati per essere realmente efficaci”. “per la distillazione, ad esempio, il premio va aumentato per risultare appetibile: infatti, a fronte dei 50 milioni dedicati, ne sono stati usati soltanto 23”, ha spiegato CASTELLUCCI, nell’evidenziare che “analogamente, pochi hanno aderito alla riduzione delle rese dei vigneti, deliberata troppo tardi e senza un coinvolgimento coordinato della filiera: sono stati utilizzati soltanto 39 dei 100 milioni assegnati, senza contare che i contributi da parte di agea non sono ancora pervenuti ai viticoltori”. “e cosi’ pure lo stoccaggio ha presentato alcune criticita’, poiche’ ha finito per riguardare per lo piu’ i vini rossi, essendo poco interessante per i vini giovani non da invecchiamento”, sottolinea la confagricoltura, che precisa: “la fnp auspica che l’attivazione della misura per il 2021 si apra ai vini imbottigliati e con un premio piu’ consono, cosi’ da avere un effetto piu’ incisivo sugli equilibri di mercato”. “il vino e’ uno dei settori che ha sofferto maggiormente per l’emergenza covid”, ha affermato CASTELLUCCI, nel concludere che “gli imprenditori vitivinicoli italiani non intendono tuttavia piangere su se’ stessi ma, per aumentare la capacita’ di ripresa dell’economia, di cui il settore vino e’ parte determinante per l’agroalimentare, attendono dal governo DRAGHI interventi snelli, in linea con l’auspicata semplificazione, ed efficaci, per non perdere quote di competitivita’ rispetto ai paesi nostri concorrenti”.