PIL: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), PROBLEMI ANTECEDENTI A COVID, SUBITO PIANO STRATEGICO

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“l’italia soffre di una malattia profonda che non l’ha fatta progredire in questi anni e il covid non ha fatto che peggiorare una situazione gia’ compromessa. affrontare e superare questa condizione e’ un percorso necessario, che richiede interventi adeguati e incisivi”, afferma il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI nel commentare “i dati istat del report su prodotto interno lordo, indebitamento netto e saldo primario delle amministrazioni pubbliche per il triennio 2017-2020”, precisa la confagricoltura. “dai dati istat emerge la forte contrazione del pil, a prezzi correnti nel 2020 (-7.8% rispetto all’anno precedente), la diminuzione degli investimenti fissi lordi (- 9,1%) e dei consumi finali nazionali (-7,8%)”, rileva la confagricoltura, che prosegue: “tra i settori che maggiormente hanno avuto una contrazione del valore aggiunto ci sono l’agricoltura, silvicoltura e pesca (-6%), l’industria in senso stretto (-11,1%), le costruzioni (-6,3%) e le attivita’ dei servizi (-8,1%). ne hanno risentito anche la spesa per i consumi dei beni (-6,4%) e dei servizi (-16,4%); gli alimentari e le bevande non alcoliche hanno invece registrato un trend positivo (+1,9%)”. “trend negativo anche per i redditi da lavoro dipendente e per le retribuzioni lorde, scesi rispettivamente del 6,9% e del 7,5%”, aggiunge la confagricoltura. “sebbene il settore alimentare abbia registrato una leggera risalita in termini di consumi nel 2020, non riesce a supportare un trend positivo”, spiega il presidente di confagricoltura, nell”evidenziare che “oltre tutto i redditi da lavoro e gli occupati sono in calo e cio’ determinera’ una riduzione drastica dei consumi di alcuni prodotti, come ha gia’ dimostrato la chiusura del canale horeca”. ad avviso di confagricoltura, “alla luce del report dell’istituto di statistica, non e’ piu’ rinviabile un piano strategico che indirizzi la ripresa dell’economia nazionale, in cui anche l’agricoltura (come ha gia’ dimostrato) e’ in grado di fare la differenza. competitivita’ e produttivita’ dovranno essere i due pilastri del rilancio del paese”.