GELO: CODIPRA, PREVISIONI HANNO COLTO NEL SEGNO MA PRESTO PER CONTA DANNI

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“i danni da gelo nei ceraseti e nei frutteti della provincia ci sono difficili da quantificare in maniera dettagliata ad oggi. saremo in campo con i nostri tecnici per monitorare e iniziare una prima valutazione dei danni nei prossimi giorni ma ci vorra’ qualche settimana per determinare gli effetti di queste gelate”, sottolinea marica SARTORI, tate colpite in maniera DIRETTORE DI codipra. certamente alcune colture sono state colpite in maniera maggiore rispetto ad altre. mi riferisco a ciliegi e meleti precoci. per le viti la situazione sembra diversa, solo alcuni ristretti areali evidenziano possibili danni da gelo, in particolare dove le temperature sono scese di parecchi gradi sotto lo zero nel fondovalle e per i vigneti precoci”, sotolinea SARTORI. “una nottata difficile dove le temperature sono scese sotto lo zero, anche di parecchi gradi in alcune aree, e per molte ore”, spiega giorgio GAIARDELLI, presidente di codipra. -. gia’ dalle 22 di ieri sera – continua il presidente – si sono registrate temperature di qualche grado inferiori allo zero. gli agricoltori che hanno potuto attivare i sistemi di difesa attiva, antibrina e fiammelle antigelo, sicuramente sono riusciti a calmierare l’impatto delle rigide temperature . d’altro lato, noi agricoltori trentini siamo da sempre molto attenti nei confronti degli strumenti di gestione del rischio, polizze assicurative e fondi mutualistici su tutti. oltre il 95% delle mele trentine e’ gia’ coperto da soluzioni assicurative e mutualistiche, che permettono agli agricoltori di tutelarsi dai rischi atmosferici e di mercato e cosi’ recuperare parte del reddito”, spiega GAIARDELLI. “colture colpite in modo diverso a seconda di numerosi aspetti stadio fenologico, temperature, durata del gelo, sono solo alcuni dei molti parametri da valutare per capire l’impatto effettivo del gelo sulle produzioni. riteniamo comunque di poter dire che non siamo di fronte ai danni causati dalla terribile gelata del 2017. infatti, da un punto di vista fenologico le colture sono in una fase vegetativa di 10 giorni differente rispetto al 2017 dove la gelata si e’ verificata tra il 20 e 21 aprile”, fa notare SARTORI. “in esito a quell’evento terribile il consorzio ha attivato un progetto europeo che vede la collaborazione di fondazione edmund mach, fondazione bruno kessler, apot, federazione provinciale dei consorzi irrigui e di miglioramento fondiario e consorzio innovazione frutta. progetto, denominato c&a 4.0, che sta sperimentando soluzioni innovative per la difesa attiva e passiva, cercando di trovare il giusto equilibrio nelle strategie di mitigazione dei rischi”, aggiunte SARTORI. “siamo consapevoli della necessita’ di favorire una razionalizzazione delle soluzioni di gestione del rischio e, conseguentemente, un efficientamento della spesa pubblica. in queste nottate queste nuove soluzioni di difesa attiva sono state attivate per testarne l’efficacia. wind machine e sistema antibrina a ridotto consumo di acqua sono quindi allo studio per valutare quale sia lo strumento piu’ idoneo per le diverse aree e colture. per la prossima notte, fanno sapere da meteotrentino, si dovrebbe verificare un ulteriore abbassamento termico, ma molto piu’ contenuto e le temperature dovrebbero vedere una ripresa di 2/4 °c”, conclude SARTORI.