LATTE: “LE FIGARO”, UN ALLEVATORE FRANCESE SU TRE PRONTO A RIDURRE PRODUZIONE O A LASCIARE SETTORE

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“mungere le mucche mattina e sera 365 giorni all’anno, alta instabilita’ dei prezzi del latte indicizzati ai prezzi mondiali, redditi bassi, mancanza di riconoscimento …” sono i fattori “che spingono gli allevatori ad abbandonare prematuramente l’agricoltura o dissuadono i giovani dalla scelta di questo lavoro”, secondo l’ultimo barometro sociale del cniel (centro interprofessionale del settore lattiero caseario) condotto su un campione rappresentativo di 52.000 allevatori francesi. dall’indagine, di cui da’ conto “le figaro” in un articolo, emerge che quasi un terzo di loro prevede di ridurre o addirittura interrompere la produzione entro i prossimi cinque anni. gli altri pensano che di mantenerla allo stesso livello e solo l’11% di aumentarla. “i pensionamenti spiegano poco meno della meta’ delle interruzioni o delle diminuzioni della produzione – afferma noelle PAOLO, responsabile degli studi di cniel – e nel 20% dei casi vengono addotte ragioni finanziarie come il prezzo troppo basso del latte o la scarsa prevedibilita’ sull’evoluzione del settore. infine, l’eccessivo carico di lavoro e la mancanza di tempo libero e’ il terzo motivo principale addotto dagli allevatori (11%), senza contare il mancato riconoscimento della professione da parte della societa’ (7%)”. in circa vent’anni, il numero dei produttori di latte e’ diminuito di oltre la meta’ in francia, da 120.000 a meno di 52.000 nel 2019, secondo le ultime statistiche del cniel.