MALTEMPO: ASNACODI, RISCHI E DANNI DELLE EVOLUZIONI METEO DEGLI ULTIMI GIORNI

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informa un comunicato che “asnacodi italia e il sistema dei condifesa ad essa associati sono a disposizione delle imprese agricole per prestare l’assistenza nella valutazione dei danni che si stanno manifestando a causa delle gelate degli ultimi giorni. la nostra rete – continua asnacodi – mette a disposizione tutte le sue professionalita’ e strumenti alle aziende. la nostra mission e’ quella di rendere possibile ad un numero sempre maggiore di imprese, l’utilizzo di questi ‘ombrelli finanziari'”. “in italia si possono assicurare con la contribuzione pubblica tutti gli eventi atmosferici, dalle gelate alla siccita’”, comunica albano AGABITI, presidente di asnacodi italia. “dalle elevate temperature delle settimane scorse si e’ passati a gelate improvvise, con pesanti effetti negativi sullo sviluppo vegetativo delle produzioni agricole. la situazione non e’ stata omogenea in tutto il territorio nazionale ma molte sono le aree colpite”, spiega il comunicato. “ci preme sottolineare – evidenzia andrea BERTI, direttore di asnacodi italia – che certe situazioni non sono facilmente prevedibili ma oggi abbiamo i mezzi per fronteggiarli e in molti casi ridurre sensibilmente gli effetti negativi sui redditi delle imprese agricole. con gli strumenti di gestione del rischio si garantisce alle imprese agricole di rimanere sui territori e continuare a fornire produzioni di qualita’ a difesa del made in italy. e’ ancora prematuro stilare un quadro esaustivo dei danni, ma e’ chiaro che sono stati colpiti parte dei vigneti in veneto, toscana e piemonte. danneggiati i frutteti in emilia-romagna, piemonte ed altre regioni. tutti i condifesa aderenti ad asnacodi italia hanno attivato un capillare monitoraggio delle situazioni e sono a disposizione dei loro associati per le valutazioni al fine di avere un quadro complessivo, di tutti i danni e i loro effetti”, spiega BERTI. “in collaborazione con le organizzazioni professionali, ministero, ismea ed ania – continua il direttore – stiamo attivando un tavolo di lavoro per valutare i migliori strumenti da adottare al fine di definire una soluzione di protezione per tutte le imprese del paese che possa dare risposte rispetto ai cambiamenti climatici. sostenibilita’ economica, ampia diffusione degli aderenti, semplificazione, introduzione di sistemi digitali sono gli elementi da cui partire con l’obiettivo comune di favorire la resilienza delle aziende agricole”, conclude BERTI. di seguito viene riportata la sintesi fatta da asnacodi italia della valutazione relative alla notte del 7-8 aprile nelle varie aree. PROVINCIA DI TRENTO. codipra, rischio gelo, situazione in evoluzione: “il rischio gelata c’e’ – spiega marica SARTORI, direttore di codripa – la situazione e’ in divenire. purtroppo, le condizioni meteo e lo stadio fenologico delle colture per alcune produzioni, come melo e ciliegio, e per alcuni areali della nostra provincia sono sensibili. attualmente, possiamo ritenere di essere lontani dalla gelata terribile del 2017, quando lo stadio fenologico delle colture era in generale ben piu’ avanzato e sia il numero delle giornate che l’intensita’ e la durata degli abbassamenti termici molto superiori. secondo meteotrentino e fondazione edmund mach questa notte dovrebbe essere la piu’ pericolosa (tra il 7 e 8 aprile ndr), le temperature dovrebbero essere leggermente inferiori, mediamente circa 1,5/2 gradi centigrati, a quelle della notte precedente, questo anche dovuto alla scarsa nuvolosita’ e al fatto che il vento e’ cessato”. “al momento la quantificazione dei danni e’ impossibile – evidenzia giorgio GAIARDELLI, presidente di codipra – dobbiamo attendere l’evoluzione stagionale per delineare complessivamente l’impatto delle gelate. infatti, lo sviluppo delle colture dipende da molteplici fattori e quindi difficile da definire. siamo costantemente vicino e a supporto dei nostri associati, cercando sempre nuove soluzioni di gestione del rischio”. “attualmente le produzioni melicole – sottolinea SARTORI – sono coperte con strumenti assicurativi, completi anche del rischio gelo, per oltre 250 milioni di euro, praticamente il 95% delle coltivazioni provinciali. le viti sembrano meno a rischio, visto lo stadio fenologico attuale”. per quanto riguarda i frutteti, le gelate di questi giorni hanno colpito alcuni areali e produzioni sensibili, in primis il ciliegio, della provincia di trento. afferma SARTORI: “fortunatamente le colture sono in uno stato vegetativo precoce e quindi meno sensibile e comunque coperte da assicurazioni e impianti antibrina, che permetteranno di limitare i danni e tutelare il reddito. le gelate, ben evidenziate dagli ‘allert’ diramati dai tecnici della fondazione edmund mach, che proseguono per le prossime nottate, purtroppo potrebbero avere causato qualche lieve danno. in particolare, per le colture sensibili, come ciliegio e meleti precoci, e per alcune circoscritte aree della nostra provincia”. “in un momento, fortunatamente ancora non particolarmente delicato per le colture che sono in una fase vegetativa ancora quasi ‘dormiente’ – spiega SARTORI – si sono verificate alcune gelate che potrebbero avere causato, in alcuni particolari e circoscritti areali e per le varieta’ precoci, danni limitati alle produzioni. danni che stiamo accertando e monitorando, ma comunque, per una vera eventuale stima dell’impatto di questi eventi meteo avversi, dovremo attendere lo sviluppo del prodotto. in questo contesto possiamo pero’ sottolineare che una percentuale di queste colture sono dotate di impianti per la difesa attiva, i cosiddetti antibrina e in alcuni casi soluzioni quali i ceri riscaldanti, e, inoltre, sono coperte dall’assicurazione. nel 2021 – continua SARTORI – gli agricoltori nostri associati sono stati particolarmente attenti, infatti, ad oggi produzioni per oltre 360 milioni di euro sono coperte con l’assicurazione e di queste quasi 5 milioni sono ciliegie. risultato importante, raggiunto anche grazie ad un inizio della campagna assicurativa record e con condizioni particolarmente vantaggiose, infatti le prime assunzioni sono avvenute il 26 febbraio, proprio per i ceraseti, notoriamente molto sensibili al gelo anche nelle fasi precoci. anche quest’anno, caso unico italia, le condizioni contrattuali della polizza collettiva 2021 di codipra prevedono franchigia 30 a scalare anche per quanto riguarda i danni da avversita’ catastrofali”. “numeri che sottolineano – evidenzia GAIARDELLI – come noi agricoltori siamo sempre piu’ attenti agli strumenti di gestione del rischio e focalizzati sull’innovazione. come consorzio – continua il presidente – siamo alla continua ricerca di innovazione e sostenibilita’, esempio ne e’ il progetto europeo per l’innovazione c&a 4.0 che sta sperimentando soluzioni innovative per la difesa attiva e passiva, cercando di trovare il giusto equilibrio nelle strategie di mitigazione dei rischi. e’ necessario favorire una razionalizzazione delle soluzioni di gestione del rischio e, conseguentemente, un efficientamento della spesa pubblica. l’obiettivo del progetto e’ quello di effettuare un monitoraggio e la mappatura del territorio agricolo trentino, da un punto di vista agronomico-climatico, per quantificarne la sensibilita’ al rischio gelo e le specificita’ orografiche e geopedologiche, al fine di identificare e il sistema di difesa attiva piu’ idoneo per le diverse aree e colture e conoscere le caratteristiche specifiche per migliorare le soluzioni di difesa passiva.” conclude GAIARDELLI. “siamo costantemente al lavoro – spiega SARTORI – per portare ulteriori sviluppi alla sperimentazione sfruttando le potenzialita’ delle tecnologie, in particolare ad esempio in un progetto sperimentale per il prodotto ‘prato pascolo’ utilizzando rilievi satellitari, implementando tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale, sempre con l’obiettivo principe di valorizzare e tutelare il lavoro dei nostri associati e nell’ottica di perseguire una agricoltura sostenibile e resiliente, che e’ uno degli obiettivi della politica comunitaria”. MANTOVA. codima, prime gelate, forti timori per i danni. nel corso della notte tra mercoledi’ 7 e giovedi’ 8 aprile le stazioni meteorologiche del codima hanno attestato temperature una brusca riduzione delle temperature, con valori termici ampiamente sotto gli zero gradi per tutta la notte. le temperature hanno raggiunto valori straordinariamente bassi per il periodo, con punte di -5 gradi nella zona dell’oltrepo’ e valori pressoche’ analoghi in alcune zone dell’alto mantovano. pur essendo molto prematuro e complicato fare una prima stima dei danni, sono pervenute segnalazioni presso gli uffici di codima di danni non solo alle produzioni arboree, in particolare mele, pere ed actinidia ed uva da vino, ma anche per le produzioni orticole quali cocomeri, meloni e pomodori. il codima ricorda a tutti gli associati che dal primo marzo e’ aperta la campagna assicurativa vegetali 2021 per tutti i rischi, anche per il gelo brina. i numeri degli ultimi anni attestano in modo inequivocabile l’incremento esponenziale dei danni subiti dalle imprese agricole per i cambiamenti climatici, oltre 110 milioni di euro pagati ai soci codima dal 2015 al 2020. RAVENNA. condifesa ravenna. la campagna assicurativa e’ stata avviata dal 26 febbraio, da allora abbiamo gia’ registrato quattro gelate di fortissima intensita’ su tutto il territorio. praticamente azzerate le drupacee, gravi danni su pomacee, actinidia ed uva da vino; le perdite ad oggi sono probabilmente maggiori del 2020. anche le difese attive hanno avuto problemi a reggere il freddo soprattutto degli ultimi giorni. molte aziende hanno assicurato per il gelo ma, oltre a peggiori condizioni contrattuali, ci sono stati tagli sui portafogli assicurativi e non tutti hanno potuto usufruire della copertura per le avversita’ catastrofali. PIACENZA. condifesa piacenza, corsa ad assicurarsi. tanti gli agricoltori nostri soci e non che in questi giorni a causa delle previsioni meteo e dell’abbassamento delle temperature hanno contattato e visitato i nostri uffici per avere maggiori informazioni sulle polizze assicurative agevolate contro le avversita’ atmosferiche. sicuramente la campagna 2021 e’ partita con tante difficolta’, terreni da irrigare a causa delle mancate precipitazioni, abbassamenti rilevanti delle temperature, i nostri associati sono alle prese con decisioni da prendere in brevissimo tempo e valutando bene ogni variabile. come ben sappiamo la gestione dei rischi atmosferici ha sempre piu’ un ruolo importante nella gestione della azienda agricola. oggi esistono strumenti assicurativi in grado di proteggere il reddito delle aziende agricole, le polizze possono coprire fino a nove avversita’, grandine, vento forte, sbalzo termico, colpo di sole, alluvione, gelo e brina, siccita’, eccesso di neve, eccesso di pioggia. da diversi anni rileviamo la soddisfazione dei soci relativamente al funzionamento di questi strumenti che possono ristorare l’azienda dalle calamita’ naturali sempre piu’ frequenti a causa dei cambiamenti climatici. le polizze agevolate devono il loro nome al contributo erogato dalla comunita’ europea agli agricoltori che le acquistano, un contributo importante che ha l’obiettivo di spingere gli agricoltori a dotarsi di strumenti assicurativi al fine di garantire la continuita’ economica del maggior numero di imprese agricole. il consorzio e’ impegnato da anni a diffondere le informazioni utili agli agricoltori relative alle polizze ed alle condizioni assicurative delle diverse garanzie. e’ importante mettersi in copertura il prima possibile, oggi il clima ci riserva sorprese ogni anno e le polizze prevedono tempi di entrata in copertura diversificati per le garanzie che partono da 3 ed arrivano a 30 giorni. questi tempi di carenza che posticipano l’attivazione dell’assicurazione partono pero’ dalla data di notifica percio’ per i seminativi possiamo stipulare le polizze anche prima di seminare o trapiantare e automaticamente ridurli. la tendenza che vogliamo contrastare e’ quella di rimandare la stipula della polizza a causa delle frenetiche lavorazioni in azienda, e’ necessario ogni anno pensare fin da subito alle coperture assicurative agevolate da stipulare e mettere al sicuro le proprie produzioni anche prima di averle in campo. diversi i nostri soci che hanno riscontrato danni da gelo, principalmente sul prodotto uva, anche se serviranno ancora diversi giorni per quantificare i danni, ma le denunce sono state regolarmente presentate. gli uffici di condifesa assistono tutti i nostri soci e gli agricoltori interessati nell’attuazione di una buona gestione dei rischi, consigliando loro le garanzie e avversita’ da assicurare in base alle produzioni e territori interessati. inoltre, insieme ai centri di assistenza agricola, si occupano dell’iter burocratico previsto per l’ottenimento di tutti i contributi esistenti per abbattere i costi degli agricoltori. VERONA. condifesa verona codive: quella fra il 7 e l’8 aprile 2021 e’ stata la notte piu’ fredda dell’anno. il panorama era artico in numerosi campi della provincia, frutteti, in particolare, soprattutto nella bassa veronese. un dato per tutti: una delle nove centraline meteo di codive, quella di palu’, alle ore 5:51, ha segnato -9,5 gradi sul terreno. “negli ultimi due giorni, l’abbassamento delle temperature e’ stato importante e repentino. il periodo primaverile e’ sempre molto delicato, perche’ la natura e’ in pieno risveglio vegetativo e repentini abbassamenti della temperatura, uniti ad una persistenza del gelo mettono a dura prova le colture agricole. in questo periodo, infatti, le viti e i kiwi, stanno germogliando, mele e pere sono in piena fioritura e questa e’ una delle fasi piu’ delicate: il gelo potrebbe mettere a rischio la produzione dell’anno. adesso e’ l’emozione a farla da padrona, ma per la valutazione dei danni, in maniera concreta, e’ necessario attendere una decina di giorni”, spiega luca FACCIONI, presidente di condifesa verona codive, consorzio di agricoltori per l’assicurazione agevolata in agricoltura, circa la tutela del reddito aziendale, dai danni da maltempo. germogli ghiacciati, frutti bruciati, foglie avvizzite: la maggiore brutta sorpresa hanno trovato gli agricoltori nelle terre di valeggio sul mincio, palu’, albaredo (-5 gradi, nella notte), ronco all’adige, oppeano, cerea e in una vasta area limitrofa. colpiti peri e meli, in piena fioritura, ma si teme anche, come detto, per i germogli dei kiwi e delle viti. l’attesa era per “un’altra notte di gelo, forse anche piu’ intenso di quello della notte scorsa – prosegue michele MARANI, direttore di codive: sono momenti difficili, per i nostri 8.314 soci. stiamo monitorando tutte le variabili atmosferiche attentamente. codive, per cercare di tutelare sempre piu’ i propri soci, ha installato, a proprie spese, 9 centraline nella provincia veronese, in maniera da migliorare ed integrare i dati rilevati dalle centraline arpav, presenti sul territorio. in questo modo mettiamo a disposizione dei nostri associati i dati rilevati, utili a rilevare i danni alle colture, con maggiore dettaglio. oltre ai dati relativi alle temperature, sono disponibili ulteriori dati, relativi a pressione atmosferica, umidita’ e vento. le centraline sono state poste nelle proprieta’ dei soci codive a san mauro di saline, san martino buon albergo, verona, vigasio, bovolone, palu’, minerbe, casaleone e villa bartolomea”. un resoconto, quello sopra esposto, che mentre porta notizie da brivido sulla gelata rilevata e su previsioni peggiori, secondo codive dovrebbe essere attentamente letto e soppesato da molti, mettendo esso in luce in quale continuo pericolo si trovi a lavorare l’agricoltore, oggi costretto, dal ricorrente maltempo, piu’ che in passato, a ricorrere a soluzioni atte a porlo al riparo da impreviste e pesanti perdite. aggiunge FACCIONI: “l’abbassamento delle temperature e’ stato importante e repentino e il periodo primaverile e’ sempre molto delicato perche’ la natura e’ in pieno risveglio vegetativo e repentini abbassamenti della temperatura, uniti ad una persistenza del gelo mettono a dura prova le colture agricole. in questo periodo infatti le viti e i kiwi, stanno germogliando, mele e pere sono in piena fioritura e questa e’ una delle fasi piu’ delicate, il gelo potrebbe mettere a rischio la produzione dell’anno. adesso e’ l’emozione a farla da padrona, ma per la valutazione dei danni in maniera concreta e’ necessario attendere una decina di giorni”. CALABRIA. prime perizie codipacal per la campagna estiva 2021. stiamo lavorando nei territori di luzzi, bisignano, tarsia e santa sofia d’epiro. purtroppo sono tanti i danni provocati dal gelo che ha interessato nelle ultime settimane la nostra regione. noi siamo qui per guidarvi nella scelta della polizza piu’ adatta, perche’ e’ salvaguardando i prodotti della nostra terra che portiamo avanti le eccellenze che ci distinguono, in italia e nel mondo. assicurarsi, lo ricordiamo, vuol dire dare valore alla nostra agricoltura e al lavoro di ogni giorno! EMILIA ROMAGNA. le prime denunce sono pervenute soprattutto dalla provincia di reggio emilia e sull’uva: secondo alcuni tecnici sentiti che hanno verificato i vigneti con gemme cotonose il danno si presenta grave (2/3 gemme su 4 sono bruciate), ma diversificata a seconda del tipo di terreno; per le uve bianche che erano piu’ indietro si presume nessun danno. in pratica e’ stata interessata la provincia di reggio emilia dalla fascia pedecollinare fino alla pianura. da tenere presente che sono pervenute ancora solo poche denunce in quanto e’ previsto un nuovo abbassamento delle temperature. al momento non si sanno gli effetti sul pomodoro trapiantato in quanto nessuna denuncia e’ pervenuta su tale prodotto. in provincia di parma, per il principale prodotto, il pomodoro, la situazione non dovrebbe essere preoccupante perche’ al momento non sono arrivati elenchi di copertura soprattutto in quanto gli agricoltori che erano pronti al trapianto, viste le previsioni, lo possono posticipare. inoltre, in base agli elenchi di copertura pervenuti la stipula di polizze con copertura gelo-brina, al momento, riguarda circa il 62% del valore assicurato. ANALISI METEO (DA RADARMETEO). dopo un inizio di aprile caratterizzato da clima simil estivo, dal 3 aprile si osserva l’ingresso di aria piu’ fredda da nord-est che provoca, soprattutto sull’italia orientale, un primo abbassamento delle temperature. questo peggioramento risulta essere il preludio di una ulteriore e significativa discesa di correnti di origine artica che si riversano dapprima sulle regioni settentrionali, poi su quelle centro-meridionali nel periodo tra il 6 e l’8 aprile, con sensibile diminuzione delle temperature che si portano su valori tipicamente invernali. in particolar modo, nella notte tra il 7 e l’8 aprile, i termometri su buona parte dell’italia scendono ben al di sotto dello zero. le zone piu’ esposte risultano essere le pianure e i fondivalle del nord-est e del centro, in particolare tra toscana e umbria. in quota si registrano valori notevoli per il mese, come testimonia il record negativo per aprile di -33,5 gradi centigradi a capanna margherita (vc) e i -22,6 gradi ai piani di pezza (aq). sulle pianure del nord si segnalano valori di -5 gradi in emilia e in veneto, mentre su valli e pianure interne di umbria e toscana si toccano punte di -10 gradi.