VINO: CONVEGNO COLDIRETTI SU MERCATO DOPO UN ANNO DI PANDEMIA

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si e’ svolto oggi l’incontro on line “il mercato del vino dopo un anno di pandemia”, promosso da coldiretti e dal comitato di supporto alle politiche del vino per tracciare il bilancio degli effetti del covid sul vigneto italia. “abbiamo organizzato questo convegno per l’esigenza di capire cosa emerge di significativo per il mercato del vino a causa della pandemia; per dare elementi di scenario il piu’ raffinati possibile; per spiegare quali sono e quali saranno le politiche coldiretti per il settore; ascoltare; comprendere quali sono le tendenze strutturali come nel caso della vendite online”, ha detto, introducendo l’incontro, il segretario generale della coldiretti enzo GESMUNDO nel sottolineare il complicato rapporto con la politica e i non facili rapporti con altri organismi. al convegno sono intervenuti: FRANCESCO FERRERI, membro giunta e presidente consulta vino coldiretti; l’enologo riccardo COTARELLA; giovanni MANTOVANI, direttore veronafiere; alessandra CORSI, direttore marketing conad; marco MAGNACAVALLO, amministratore delegato di tannico; antonella RICCIARDI, enoteca RICCIARDI milano; marcello MEREGALLI, gruppo meregalli; vincenzo RUSSO, professore di psicologia dei consumi e neuromarketing universita’ iulm di milano. la pandemia ha certamente stravolto il mercato ma gli esiti non sono solo negativi e’ in sisntesi cio’ che emerso dalle parole degli intervenuti. “se il vino non avuto il tracollo e’ stato grazie alla grande distribuzione”, ha osservato COTARELLA e i dati conad lo confermano. nel 2020 il retail, soprattutto grazie all’e-commerce, ha assorbito una parte dei consumi soprattutto di vini di qualita’ e di bollicine, cresciute del 19% mentre lo champagne solo dell’8%. inoltre si e’ registrato un incremento della regionalita’, ha indicato CORSI nel far presente che alcuni trend sono contingenti (consumi casalinghi) mentre altri (vendite on line) sono piu’ strutturali. per quanto riguarda il 2021 nel primo trimestre il retail e’ aumentato del 22,7% (conad +31,9), nel secondo trimestre e’ atteso un rallentamento, nel terzo trimestre un amdmento simile allo stesso periodo del 2020 mentre nel quarto si registrera’ una discesa, ha puntualizzato CORSI secondo la quale nel complesso la tendenza e’ una qualita’ crescente dei prodotti, piu’ italianita’ e una diminuzione dei consumi domestici. d’altra parte la gdo ha acquisito nel 2020 un ruolo crescente come ha confermato MEREGALLI spiegando che ci sono stati incrementi delle vendite alla gdo (+5%). il rappresentante dei distributori ha auspicato che la riapertura delle attivita’ annunciata dal governo sia stabile e ha spiegato che le enoteche “hanno dato una grandissima mano” al settore. “si va verso una nuova normalita’ con l’online”, ha concluso. il presidente della coldiretti ettore PRANDINI ha chiuso il lavori con un’analisi delle iniziative portate avanti dalla confederazione in questi mesi a favore del settore: impegno per le riaperture della ristorazione; aperture delle enoteche e degli altri settori tradizionali; collaborazione con la grande distribuzione per avere spazi dedicati e visibilita’ al vino; richieste al governo sul pnrr per le infrastrutture, sia digitalizzazione che logistica materiale, in particolare con l’obiettivo di avere tre porti hub per l’agroalimentare, integrando i collegamenti con ferrovie e viabilita’; decontribuzione per il settore vitivinicolo anche per i mesi successivi al gennaio 2021. PRANDINI ha anche ribadito che l’italia puo’ fare molto di piu’ per l’internazionalizzazione, anche con il supporto dell’enoturismo.