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il ministero dell’agricoltura francese ha reso noto che: “dopo una consultazione senza precedenti delle parti interessate, julien DENORMANDIE, ministro dell’agricoltura e dell’alimentazione, presenta le principali decisioni, ad oggi, del piano strategico nazionale (psn); documento di programmazione che definisce le prime decisioni riguardanti gli interventi e le modalita’ di attuazione a livello nazionale di questa grande politica europea per la nostra agricoltura per la prossima pac 2023-2027. le decisioni presentate dal ministro hanno sette obiettivi principali: 1 – una pac che consolida una produzione qualitativa: con consolidamento come parola d’ordine, si e’ scelto di scommettere sulla competitivita’ dell’agricoltura francese mantenendo meccanismi di strutturazione (indennita’ compensativa degli svantaggi naturali, pagamento redistributivo, livello dei pagamenti di base-dpb…). 2 – una pac che supporti la transizione agro-ecologica: per sostenere pienamente tutti gli agricoltori in questa transizione, sono stati creati e potenziati molti strumenti (aumento medio di 90 milioni di euro all’anno nella dotazione dedicata all’agricoltura biologica, attuazione di un eco-schema inclusivo e accessibile…). 3 – una pac che investe nell’agricoltura di domani: in relazione alle competenze attribuite alle regioni, un rafforzamento degli aiuti consentira’ di avviare transizioni in modo sostenibile e di adottare misure adeguate alle sfide di ciascun territorio. e’ stato proposto alle regioni un importo di crediti europei stabilizzato rispetto alla programmazione passata di 645 milioni di euro (inclusi 10 milioni di euro per la maec non di superficie), aumentato a 678 milioni di euro, e con un potenziale trasferimento aggiuntivo di 22 milioni di euro nell’ambito della maec forfettaria. le regioni potranno cosi’ beneficiare di consistenti dotazioni per il finanziamento di azioni di transizione in materia di investimenti, insediamento dei giovani, sviluppo di progetti territoriali – in sintesi, sostegno alle transizioni che intendono privilegiare, a giusto titolo, nei loro interventi. l’insediamento dei giovani agricoltori, prioritario per la nostra sovranita’ alimentare, sara’ sostenuto da un aumento del 50% del pagamento ai giovani agricoltori e tramite una dotazione aggiuntiva di 33 milioni di euro del feasr trasferita ai consigli regionali nell’ambito del sostegno all’insediamento. 4 – una pac che rompe con le nostre dipendenze: tra queste misure, lo sviluppo del settore delle proteine vegetali, gia’ avviato dalla strategia proteine del governo e dal piano france relance, sara’ guidato anche da un raddoppiamento del sostegno della pac dedicato alle proteine entro il 2027 (aiuti accoppiati e programma operativo), e che avverra’ gradualmente. 5 – una pac proiettata verso la creazione di valore nei nostri territori: in particolare nel caso della filiera bovina, carne e latte, sono state apportate modifiche per il sostegno nell’ambito dell’aiuto unita’ bovino adulto (uba) per permettere il sostegno alle filiere. lo stop ai movimenti di grandi trasferimenti finanziari avviati dalle precedenti riforme e’ stato deciso per consentire di apportare consolidamento e visibilita’ nei territori grazie a un sostegno particolare alle aree a basso potenziale agronomico e il mantenimento dell’icsn”.stabiliti questi obiettivi, continuano le discussioni con gli attori del settore e le istituzioni europee per perfezionare i dispositivi. l’intero psn sara’ redatto entro l’estate prima di avviare una valutazione ambientale e un dibattito pubblico. questi ultimi consentiranno di aggiustare la proposta per l’invio definitivo alla commissione europea entro il 1° gennaio 2022. proseguira’ poi la procedura di negoziazione, armonizzazione e attuazione normativa per l’entrata in vigore della nuova pac a partire dal 1° gennaio 2023. la pac e’ uno degli assi principali della riconquista della nostra sovranita’ alimentare ma non per questo e’ l’unica politica agricola. la futura pac deve essere concepita in un insieme, essere collegata ad altre politiche che rafforzino la volonta’ stessa di rafforzamento della sovranita’ e di accelerazione della transizione, in particolare: – il piano france relance; – la legge egalim, che sara’ rafforzata dal disegno di legge del deputato besson-moreau, che sara’ discusso in parlamento entro la fine di giugno; – le politiche e gli strumenti di protezione dai pericoli climatici e per la gestione del rischio in generale, ed in particolare la revisione del sistema di assicurazione del raccolto, avviata su richiesta del capo dello stato e del primo ministro. i mezzi sono gia’ previsti nella pac. sono solo una parte. la nuova assicurazione del raccolto deve essere pronta a gennaio 2023, contemporaneamente alla nuova pac; – la “varenne” agricola dell’acqua e del cambiamento climatico che sara’ lanciata a breve”. tutte le decisioni e i dettagli sono disponibili in un file di presentazione disponibile al link https://bit.ly/3yzA6J6. “dagli anni ’60, la pac e’ stata una politica al servizio del nostro modello agricolo. ora piu’ che mai, deve continuare in questo decisivo sostegno per garantire la creazione di valore, che sia economico o ambientale. e’ l’obiettivo che difendo con questo piano strategico nazionale, costruito con metodo, consultazione e rigore. i principali orientamenti sono stati fissati e ci indirizzeranno verso una maggiore sovranita’ alimentare, verso sistemi alimentari di qualita’ e resilienti e verso la massima considerazione delle sfide ambientali e climatiche. in definitiva, nel 2023, avremo una pac al servizio della nostra sovranita’ alimentare”, ha dichiarato DENORMANDIE.