“LE FIGARO”: LA FILIERA LATTE FRANCESE SI SPACCA SULL’ETICHETTA “ORIGINE FRANCIA”

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annullando a marzo un decreto del 2016 che obbligava a menzionare l’origine sui prodotti del settore lattiero caseario, il consiglio di stato ha creato un terremoto nella filiera francese, riferisce “le figaro”. “senza un logo obbligatorio, i consumatori possono pensare di acquistare un prodotto 100% ‘made in france’ comprando un formaggio camembert fatto con latte straniero”, contesta daniel PERRIN, segretario generale della fnpl, che riunisce i produttori di latte francesi. emmanuel BESNIER, il presidente del colosso lactalis, che ha presentato il ricorso, fa presente che “dopo l’entrata in vigore del decreto, il latte francese per l’esportazione e’ stato attaccato. e il latte esportato e’ una componente importante del prezzo pagato ai produttori”. dal 2016, la multinazionale dichiara che le sue vendite “made in france” si sono divise fino a tre volte in paesi anch’essi molto legati al carattere locale delle produzioni, come l’italia o la spagna che, imitando la francia – scrive “le figaro” – hanno adottato le stesse misure per sostenere il loro settore nazionale. per complicare l’equazione, anche gli industriali sono divisi. nelle cooperative, meno esportatrici, si ritiene che le radici locali rimangano il miglior punto di forza, in francia e all’estero e si chiede il ritorno dell’obbligo. in tutto cio’ – sottolinea “le figaro” – ritenendo che, nel latte, il legame tra l’origine e le proprieta’ del prodotto non sia provato, bruxelles si oppone a qualsiasi carattere obbligatorio in materia.