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organizzato dalla confagricoltura, in vista del trilogo finale sulla riforma della pac, si e’ svolto questa mattina un webinar cui hanno preso parte il ministro delle politiche agricole stefano PATUANELLI, il commissario ue all’agricoltura janusz WOJCIECHOWSKI, insieme al presidente confederale massimiliano GIANSANTI, i presidenti di fnsea e dbv cristiane LAMBERT e joachim RUKWIED, il segretario generale del copa cogeca pekka PESONEN, gli eurodeputati paolo DE CASTRO (s&d), e herbert DORFMANN (ppe). nel trarre le conclusioni del confronto il presidente della confagricoltura ha sottolineato come sia “emersa chiara la posizione degli agricoltori: la pac e’ una politica per il settore primario economica, e per questo deve essere snella, flessibile, in grado di favorire lo sviluppo di tutte le imprese che producono per il mercato e assicurano occupazione”. “il fallimento del negoziato sulla riforma della pac sarebbe un segnale negativo per la capacita’ decisionale dell’unione. e si aprirebbe una fase di incertezza per gli agricoltori. il commissario ue ha sottolineato che la politica agricola comune e’ stata una storia di successo: facciamo in modo che resti tale”, ha detto GIANSANTI. secondo WOJCIECHOWSKI, De CASTRO E DORFMANN e’ praticamente certa la conclusione del trilogo a fine maggio. il commissario ha assicurato che la commissione e’ impegnata a raggiungere l’accordo sotto presidenza portoghese; che sui piani strategici si stanno facendo grossi passi avanti cosi’ come su una migliore erogazione degli aiuti diretti e passi avanti ci sono anche su vino e cooperazione. tuttavia, ha aggiunto WOJCIECHOWSKI non possiamo tornare ai tempi delle quote di produzione, perche’ e’ necessario rispettare gli obblighi internazionali. dal canto suo il ministro PATUANELLI ha affermato, in videomessaggio, che l’attenzione del mipaaf alla riforma e’ stata altissima e lo e’ ancor piu’ oggi con l’ impegno per un ulteriore competitivita’ delle aziende sul mercato e il rispetto del green deal sia in ambito riforma sia nel pnrr. il ministro si e’ detto particolarmente soddisfatto per i risultati ottenuti nelle trattative sulla pac per quanto riguarda la governance. e’ importante avere un piano strategico nazionale con la possibilita’ per le regioni di gestire le misure, ha precisato. Abbiamo cercato di correggere la rinazionalizzazione con gli ecoschemi con regole uguali per tutti, ha detto DE CASTRO ricordando che l’iniziale proposta di riforma andava in tutt’altra direzione, anche perche ancora non si parlava di green deal, con una marcata impronta verso la rinanzionalizzazione della pac. sull’accordo – hanno affermato i rappresentanti delle associazioni agricole di italia, francia e germania – sara’ determinante anche il ruolo della condizionalita’ sociale che non dovra’ aggravare ulteriormente gli adempimenti burocratici che le imprese agricole devono fronteggiare. riguardo la condizionalita’ sociale DE CASTRO ha ribadito che “non deve sfuggire che cerchiamo di essere il piu’ equilibrati possibile perche’ non c’e’ nessuna intenzione di complicare la vita agli agricoltori”. per questo – ha puntualizzato – “non vogliamo regole ex ante ma solo legare la pac al rispetto delle regole sul lavoro con controlli ex post per dare il giusto peso alla dimensione sociale e dare sostegno al mondo del lavoro il cui ruolo cruciale”. confagricoltura, fnsea e dvb sono d’accordo anche sul fatto che non ci debbano essere sperequazioni tra gli agricoltori attraverso la riduzione di trasferimenti alle aziende di maggiore dimensione. dal canto suo il segretario generale del copa PEKKA PESONEN ha auspicato che il negoziato possa trovare un approccio piu’ leggero su questo tema perche’ non si puo’ andare contro la sostenibilita’ economica dell’agricoltura. sulla questione degli aiuti alle aziende DORFMANN ha sostenuto che c’e’ una dispersione troppo alta di soldi anche se non e’ direttamente da collegare alla dimensione aziendale. l’eurodeputato del ppe ha richiamato l’attenzione sulle nuove forme di mezzadria nel chiedersi: e’ giusto dare i soldi alle grandi aziende che la reintroducono surrettiziamente? “siamo assolutamente contrari a qualsiasi riforma della pac che possa compromettere il potenziale produttivo del settore – ha concluso GIANSANTI – la sfida e’ quella di conseguire, grazie alla ricerca scientifica, una maggiore sostenibilita’ ambientale, consolidare e accrescere i livelli produttivi con una minore pressione sulle risorse naturali. nella nostra visione il fabbisogno alimentare dei cittadini europei deve continuare ad essere soddisfatto con i prodotti della terra e degli allevamenti, preservando una grande tradizione e un radicato legame con i territori”. su questo aspetto DE CASTRO ha sostenuto che se vogliamo aumentare gli standard produttivi dobbiamo dare gli strumenti adeguati, per sostituire la chimica per combattere le malattie con il tecniche di miglioramento genetico che nulla hanno a che fare con gli ogm e su questo la commissione deve dare il suo aiuto.