CIMICE ASIATICA: ALLEANZA COOP A MINISTRO CINGOLANI, URGENTE RINNOVO AUTORIZZAZIONE VESPA SAMURAI

(riproduzione riservata)

“autorizzare con urgenza l’immissione della vespa samurai nell’ambiente per prevenire l’insediamento e la riproduzione della cimice asiatica che rischia di determinare, se non tempestivamente contenuta, ingentissimi danni al settore agricolo delle regioni del centro-nord. e’ la richiesta contenuta in una lettera che il presidente di alleanza cooperative agroalimentari giorgio MERCURI ha indirizzato al ministro della transizione ecologica roberto CINGOLANI, per sollecitare l’adozione di un decreto che autorizzi l’immissione in natura della ‘vespa samurai’, gia’ rilasciata lo scorso anno con un decreto ministeriale del 9 giugno 2020”, rende noto l’alleanza cooperative agroalimentari. “le cimici non aspettano i ritardi della burocrazia”, ha commentato il presidente MERCURI, nel sottolineare che “una tardiva autorizzazione rischierebbe di ridurre in modo determinante l’efficacia dello strumento, in una fase in cui nei campi c’e’ gia’ una situazione di estrema criticita’ legata alla diffusione della cimice asiatica”. “la richiesta di rinnovo inviata al ministero e’ stata corredata dai risultati emersi dal primo anno di sperimentazione: l’immissione nell’ambiente della vespa samurai, sfruttando un meccanismo di antagonismo naturale, ha determinato effetti positivi sia rispetto al contenimento dell’insediamento della cimice, sia in termini di tutela e conservazione ambientale”, evidenzia l’alleanza, nel precisare che “il mese scorso anche le regioni emilia-romagna, friuli venezia giulia, lombardia, piemonte, veneto e le province autonome di bolzano e trento hanno scritto al ministro CINGOLANI per avanzare analoga richiesta”. l’alleanza cooperative agroalimentari sottolinea ancora nella missiva come “la medesima misura sia stata gia’ autorizzata per un periodo di tre anni nelle regioni marche, liguria, sardegna, lazio, campania e umbria” e che pertanto “non vi siano ragioni tecniche o ambientali che possano considerarsi ostative rispetto alla prosecuzione di una procedura, particolarmente virtuosa sotto il profilo ambientale, che si e’ rivelata molto opportuna nella lotta alla cimice asiatica”.