IL CREMLINO PENSA AD ULTERIORI LIMITAZIONI ALL’EXPORT AGROALIMENTARE, SCRIVE IL “FINANCIAL TIMES”

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il ministro dello sviluppo economico russo maxim RESHETNIKOV ha reso noto che e’ pronta a imporre ulteriori misure di limitazione delle esportazioni dei principali prodotti agroalimentari dopo che i recenti aumenti dei prezzi hanno indotto il cremlino a fissare un massimo per il costo sul mercato interno di prodotti base come lo zucchero e la farina, riferisce il “financial times”. RESHETNIKOV ha detto al quotidiano che il paese, uno dei principali esportatori di grano, sta pensando a come fare per continuare a sostenere le sue esportazioni agricole e contemporaneamente a proteggere i consumatori in patria dall’aumento dei prezzi. a dicembre, il presidente vladimir PUTIN ha emesso un’ordinanza per imporre controlli temporanei sui prezzi di prodotti cruciali come olio di girasole e pasta. successivamente e’ stata annunciata una quota per le esportazioni di grano e questo mese e’ stata aggiunta una tariffa doganale, spiega l’articolo. mosca afferma che le misure sono necessarie per compensare anni di calo dei redditi che hanno reso anche i beni essenziali non alla portata di molti. RESHETNIKOV ha aggiunto che la russia potrebbe espandere le misure riguardanti l’export fino a prevedere veri e propri divieti di esportazione oltre che una tariffa variabile su altri prodotti, se i prezzi continuano ad aumentare. per quel che riguarda i consumi interni, il governo sta eliminando la maggior parte dei prezzi massimi, ma continuera’ a dare sussidi per alcuni beni di prima necessita’ come il pane e la farina. “non ci sono garanzia che i prezzi agroalimentari globali abbiano raggiunto un picco e si siano stabilizzati”, ha detto RESHETNIKOV. “qualsiasi notizia sulle previsioni colturali puo’ provocare… ulteriori aumenti per alcuni prodotti, per cui li teniamo continuamente sotto osservazione e assumeremo misure se necessario”, ha aggiunto.